martedì 24 gennaio 2012

DI DUBBI CHE NON SI AFFACCIANO ALLA MENTE

Qualche sera fa, da sola nella stanza gelida, letteralmente spalmata sul termosifone alla ricerca di un po' di calore, come un gatto stropicciato dalla fatica di vivere, ho pensato che non dovevo.
Avrei dovuto farmi qualche problema.
Avrei dovuto pensare agli altri.
Avrei dovuto pensare al contesto.
Ai contesti.
Il dubbio avrebbe dovuto affacciarsi alla mente.
E anche la ragione ed il buon senso.
E tutti insieme opporre una qualche dignitosa resistenza.
E invece no.
Dannazione, non mi ha proprio sfiorato il senso di colpa.
Mai.
E dovrei impormelo, questo dannato senso di colpa, e invece neanche artificialmente riesco a sentire nulla.
Non sento altro che quello che sento.
E fa un male cane.
Anche se mi fa sentire viva.
Così viva.
E fallibile...
Forse.
Forse no.
Sono nel giusto?
Non credo, eppure...
Le cose hanno seguito il loro corso naturale.
Eppure aspetto che il tempo... cosa, che il tempo cosa?
Mi dia ragione?
No, che sciocchezza.
Il tempo mi ha già dato torto.
Ma mi ha messo di fronte a me stessa e dato anche ragione.
Una ragione schietta e immediata.
A consumazione.
Davanti agli occhi, nelle mani, nel cuore.
Un unico respiro sospeso tra due entità.
Una profonda boccata d'ossigeno nella quale ho creduto di affogare.
E il ricordo dell'ultima volta stretto tra le mani, aggrappato ai pensieri come il fumo di una sigaretta spenta dopo appena tre tiri.
Solo che stavolta c'è la possibilità reale di una prossima volta, e non solo un'ultima volta.
E dipende da me.
Dal grado di follia che riesco a raggiungere con questi pensieri folli.
Il passato è passato, e il futuro così banalmente vago e incerto.
Devo rientrare nei ranghi della monotonia, nella prospettiva precostituita, nella pista bianca sconnessa ma già tracciata?
Un'altra notte mi porterà consiglio.
Un consiglio che so già essere sbagliato.
Ma come disse saggiamente qualcuno: e 'sti cazzi.

10 commenti:

mark ha detto...

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.come.fossi.acqua. ha detto...

mark, proprio lui mi era venuto in mente :)

che quando li becco in radio e sto guidando, rido come una stupida da sola :)

Ariano Geta ha detto...

Ciao, grazie per la visita al mio blog :-)
P.S.: quando si rischia capita a tutti di sbagliare. Però, se non si rischia mai non si potrà neppure scoprire se una certa scelta invece era giusta ;-)

.come.fossi.acqua. ha detto...

credo di avere rischiato molto, in qualche caso.
e allo stesso tempo di non avere mai rischiato abbastanza, nel complesso.
ma sono d'accordo che solo chi non rischia non sbaglia!
ciao ariano :)

ha detto...

stavo proprio per scriverti quello che hai scritto tu nell'ultimo commento: che in questo periodo stai rovesciando tutta la vita, i rischi e gli azzardi che prima hai soffocato...

.come.fossi.acqua. ha detto...

pi :)
forse si...
ora vediamo che riesco a combinare di buono.
si fa per dire, buono :)))

Serena S. Madhouse ha detto...

I sensi di colpa opprimono, indeboliscano, alla fine non fanno bene ai rapporti con gli altri..
meglio non averne, magari cercare di non fare peggio...poi non so, prima di tutto per te stessa.
Ci sono dei momenti in cui noi dobbiamo essere la nostra priorità,e lo facciamo anche per chi ci sta vicino..

.come.fossi.acqua. ha detto...

mad, un'amica mi ha detto (e sono rimasta a pensarci): se quelle persone di cui ti preoccupi e per cui ti fai venire i sensi di colpa fossero state al tuo posto pensi che si sarebbero fatte qualche problema nei tuoi riguardi?

ecco, sicuramente no.

però, ecco, questo mi giustifica?

però, ecco, in ogni caso non sento il morso del senso di colpa...

domande inutili e risposte che non servono ;-)


c.f.a.

giorgiag ha detto...

mamma che voglia di una sigaretta che mi viene a leggerti... cazzarola. che commento intelligente questo.. scusa ma sono reduce da notte in bianco e non riesco a connettere!

.come.fossi.acqua. ha detto...

giò, resisti!!!
dai, che è solo un altro po' e poi una sigaretta non te la leva nessuno!!!

io e le sigarette abbiamo un rapporto d'amore e odio.

e certe sigarette mi ricordano delle labbra a cui le ho viste appese...

ma questa è un'altra storia ;-)