venerdì 27 gennaio 2012

LE COSE CHE CI CAMBIANO LA VITA

Stavo leggendo che il Governo vuole venire incontro ai cittadini con certe misure specifiche, tipo cancellare i debiti con il Fisco se al di sotto di 30,00 euro.
Bene. Mi sembra appropriato parlare di certe cifre considerevoli, in tempi di crisi, rivolta, insofferenza, insoddisfazione e fame come quelli che stiamo attualmente vivendo.

Mi piacerebbe sapere chi, in Italia, ha un unico debito e di questa entità nei confronti del Fisco.
Se la più blanda delle multe per infrazioni al codice della strada supera di gran lunga quell'importo, l'unica cosa che mi viene in mente che rientri in quella somma sono i 5,00 euro che generalmente vengono chiesti a titolo di interessi e non so che, quando si paga in ritardo qualcosa.
Dipende poi da come viene calcolata questa somma, se sul singolo debito o sull'intero complesso di debiti che un cittadino ha nei confronti del Fisco, che non ho capito.

In ogni caso, questa misura è lodevole.
Era quello che da tempo tutti volevamo.
Davvero.
Sono quei 30,00 euro di debito con il fisco che ci affliggono, che ci cambiano la vita.
Non le cartelle pazze, non le migliaia di euro che tante volte è impossibile pure rateizzare o che si rateizzano con altra spendita di soldi aggiunta, non le ipoteche legali iscritte sulle proprietà nè i fermi amministrativi di beni mobili, no.

Ora che non dovremo più preoccuparci di questi 30,00 euro sarà tutta un'altra storia!



Continuo a domandarmi, è più forte di me, quando la finiremo con le prese per i fondelli ad oltranza.

Se fossi stata al Governo, in questo momento storico e pure prima e prima ancora, avrei tentato di fare una manovra che mi avesse consentito di prendere più piccioni con un'unica fava.

Ed è la seguente.

Cancellare i debiti almeno al di sotto di € 150,00 per i privati cittadini (per singolo debito, non per l'ammontare complessivo dei debiti). In questo modo si determina un consequenziale e non da poco decongestionamento della Giustizia (ovvero una riduzione notevolissima del contenzioso pendente presso Giudici di Pace e Tribunali per ricorsi avverso multe e relativi appelli).

Decurtare i debiti delle imprese nei confronti del Fisco di un 30-40-ma anche 50% (sul totale, interessi e sanzioni comprese, o eliminando le sanzioni e gli interessi), e consentire di rateizzare in più anni e a tassi di interesse più bassi il residuo. In questo modo, chi ha sopportato la crisi negli ultimi anni, rimettendoci terzo e capitale, e rimanendo comunque ancora in attività, potrebbe davvero risorgere e rimettere in moto l'economia e l'occupazione ed il paese. Quello che non entrerebbe in termini di recupero di debiti fiscali, rientrerebbe sotto forma di tasse versate sulla produzione e sul reddito, e di una ripresa economica di tante realtà produttive ad oggi in sofferenza.

Questa, secondo me, potrebbe eventualmente essere una manovra seria, equa, giusta, legittima.

Non le fregnacce.

Quanto ai 30,00 euro ce li voglio regalare.
Che se non dovessero entrare in certe tasche troppo piene di ben altri soldi, se li mettessero altrove.
E non serve che specifichi dove.

4 commenti:

giorgiag ha detto...

marito è un ... non lo scrivo diciamo una delle categorie più in mezzo alla bufera monti. come dire. le ultime dette sui concorsi pubblici. le hai sentite? no comment. e sui liberi professionisti. vabbè.

.come.fossi.acqua. ha detto...

si giò, lo so.
anche la mia categoria è coinvolta nelle riforme che stanno meditando al governo.

e sui concorsi pubblici, e sui titoli e i voti ho sentito eccome.

non capisco cosa c'entra con la crisi, tutto questo.
come la risolvono, queste misure.
non capisco perchè affligono noi e non le banche. non capisco, non capisco, non capisco.
ci stanno dando la strizzata finale, questo continuo a pensare sin dalla costituzione del governo tecnico.
e mi fa arrabbiare tutto questo, sono sdegnata. ho ancora pochissimo da perdere, e a breve, probabilmente mi sarà tolto anche questo.
non vedo luce.
e quando non avrò più nulla da perdere?
e come me molti altri?

giorgiag ha detto...

è la stessa domanda che mi faccio io. Molti coetanei di marito.. 40 anni sono stati lasciati a casa dal lavoro. hanno figli famiglie. cominciamo a vederci nelle case di uno o dell'altro perchè fuori magari non riescono a venire.. ecco.. e poi?

.come.fossi.acqua. ha detto...

gio', io mi sono sempre rimboccata le maniche nonostante tutto, ma lavorare non mi ripaga.
e poi basta, mi verrebbe da risponderti.
e poi non lo so.
ma credo che tra non molto saremo tutti obbligati a darci una risposta.