lunedì 20 febbraio 2012

LA TASSA SU INTERNET

Questa è l'ennesima dimostrazione che la soglia del ridicolo può essere e viene quotidianamente e abbondantemente superata.
La dimostrazione che una volta toccato il fondo si continua a scavare, ancora e ancora, senza tregua e senza vergogna.
Peccato che questa barbara trivellazione non porterà all'emersione del petrolio.

Io pensavo fosse una barzelletta, o una provocazione, o una proposta folle da discutere.
Ogni volta lo penso.
Ogni volta che leggo certe notizie sui quotidiani.
Quei quotidiani a tiratura nazionale che scandalizzati riportano le ultime news apostrofando a caso le parole e mettendo le virgole tra il soggetto e il verbo.
Che mica c'è da meravigliarsi se una notizia abominevole viene data accoltellando a morte l'italiano.
Del resto il nostro è un paese dove in ogni settore la meritocrazia è morta ammazzata!

Giuro che sto valutando l'idea di pigliarmi una macchina da scrivere vecchio tipo.
Ma sono convinta, chissà perchè, che arriverebbero a tassarmi il pigiamento dei tasti e l'inchiostro.

Finirò con l'intingere la penna direttamente nella vena, piuttosto.


2 commenti:

Anonimo ha detto...

Purtroppo quella è una norma che c'è sempre stata... ovviamente figlia di un tempo lontano in cui gli apparecchi atti a ricevere un segnale televisivo era soltanto le tv.

.come.fossi.acqua. ha detto...

... primo, una norma degli anni '30.

applicarla oggi è una tassa su internet, nulla di più nulla di meno.
una mera tassa sulla libertà.
un altro strizzamento delle tasche degli italiani (quelli poveri, che a chi guadagna milioni sai come lo tange cacciare 400 euro?).

è solo vergognoso.

io non ho più parole. e non ci sto.
non mi sta bene più stare in italia a queste condizioni.