martedì 29 maggio 2012

QUELLE COSE COMPLICATE...

... del tipo che decidere di non stare più insieme, o non vedersi, non significa smettere di amarsi e ferirsi.
Ecco, lo sapevo, il rigurgito di sofferenza a scoppio ritardato, quello che ti prende a tradimento quando meno te l'aspetti.
Era nell'aria, però.
Prima o poi doveva succedere.
Come il pianto.
Una giornata cominciata con un pianto mattiniero (fin troppo) e passata a piangere e trattenere altre lacrime, (che qualcuno a lavoro ha notato che c'era qualcosa che non andava, ma non ha osato chiedere).
Mi aspettavano al varco, 'ste maledette lacrime.
Un varco ampio, però, di quelli che non devi abbassare la testa per passarci intera.
Ci sono passata tutta e a testa alta, fiera.
Fa male uguale, ma pazienza.
Oggi riesco a tollerarlo meglio di ieri.
E poi i capillari intorno agli occhi non sono scoppiati disastrosamente, quindi nonostante il mancato allenamento di questi mesi non mi è andata mica male...
Certo, non è stato un pianto disperato, ma contenuto.
Stupido.
Inutile, più che altro.
Indotto, naturalmente, che da sola non mi concentro per farmi venire le lacrime.
Ho bisogno dello stimolo artificiale.
E quello, anche un cellulare è buono a procacciarlo.
Fin troppo, a dirla tutta.

Dannata tecnologia!

4 commenti:

AdrianaMeis ha detto...

ti leggo ed è come se leggessi dentro me.

.come.fossi.acqua. ha detto...

... michi, le cose che non passano si affievoliscono.
ed è già un grande risultato ;-)
un abbraccio!

writer ha detto...

Come ti capisco...spero che queste lacrime almeno ti facciano star un pò meglio, alla fine. Spero anche che torni il sorriso al più presto. Bacio

.come.fossi.acqua. ha detto...

writer, basta lacrime ;-)