domenica 20 maggio 2012

RICORDARSI IL PERCHE' DI CERTE DISTANZE PRESE E DA MANTENERE

Me lo voglio scrivere che poi casomai mi dimentico.
Chè una volta ogni tanto ci casco e poi regolarmente mi innervosisco e mi domando: ma non lo sapevo già che andava a finire così?
Non sapevo già con chi avevo a che fare?
Si, questo lo so sempre, ma poi cedo.
Mi dico: sono amici e persone che non vedo da tanto tempo...
Ci diremo qualcosa di nuovo, qualche dinamica sarà cambiata.
E invece no, niente.
Peggio che andar di notte.
Ogni stupidaggine detta su qualcosa o qualcuno diventa spunto per pettegolezzi.
Certe dinamiche non sono migliorate, si sono solo clamorosamente deteriorate.
Certi egocentrismi esasperati sono rimasti tali, la maturità non li ha temperati.
E a decidere per tutti su dove andare, a che ora, cosa fare e con chi, è sempre "io" e non "noi".
Qualcuno si è stufato, e a ragione.
Io non faccio conto perchè mi sono stufata e allontanata per prima, da tanto tempo.
Mi aggrego quando capita e quando mi va.
Rarissimamente.
E anche stavolta ho ben rinfrescato la memoria sul perchè certe conoscenze non potranno mai divenire frequentazioni assidue o amicizie.

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