giovedì 25 ottobre 2012

AROMATUTTATTACCATO


Oggi sono stata in The City.
Dove in relazione a ciò che faccio io, per una questione di grandi numeri, le cose dovrebbero funzionare meglio che altrove, ed in modo più spedito.
E invece funzionano peggio e con un'insopportabile ed ingiustificabile ritardo.
E con innumerevoli complicazioni, comprese quelle umane.
Queste:
"Mevadoafanapausa"
(tradotto: ho deciso che ogni mezzora mi tocca una pausa pagata con i soldi che lo stato mi versa a titolo di stipendio utilizzando quelli che voi poveri stolti pagate di tasse. Non fa niente se siete 10.000 in fila, qualcuno di voi desisterà!)

"Manovvenepoteteannà?"
(tradotto: non c'ho propria voglia di lavorare, andate via! Voglio godermi lo stipendio in santa pace e senza faticare come ho sempre fatto negli ultimi 30 anni e passa - ma probabilmente di meno - a spese della collettività)

"Manoppotetetornàn'antrogggiorno?"
(tradotto: chemmefrega se c'avete la robba che scade, che vi sbattete dalla mattina alla sera, mercenari mal pagati al soldo di vecchi sfruttatori, giovani disgraziati che si arrabattano e si accontentano di lavorare pure pe' du' lire, annate a casa a fà i bamboccioni piuttosto!)

"Mofaccioercontrappello: chinuncestaooocancello"
(tradotto: chemmefrega se sono le 11.30 e state in fila da stamattina e vi siete schiodati solo un attimo per andarvi a prendere un cazzo di caffè, certi di esservi segnati tempestivamente a penna sulla lista fatta all'alba, n. 42 su appena n. 6 serviti. Io vi scancello a tradimento, così lavoro di meno e voi giovani che fate questo mestiere ingrato e malpagato la prendete a quel servizio e magari perdete anche lo straccio di impiego che avete)



Ooo posso dì?
Ce vorrei fa' sta' aaa Fornero pe' nggiorno, ndo' sto io.





E vorrei scusarmi, per chi legge, per le parole che ho usato.
Non sono molto avvezza a parlare romanaccio, men che meno a scriverlo.


2 commenti:

Anonimo ha detto...

La inviterei volentieri anche qui da me, la signora Fornero...
Anni di studio, con esami sudati mica regalati, e poi mi devo sentir consigliare di non essere ...choosy!
A trovarlo un lavoro...e chi ce l'ha non lo svolge come dovrebbe

.come.fossi.acqua. ha detto...

artemisia, gli anni di studio, e i master, e le specializzazioni, e la formazione, sono tutti strumenti avallati dal nostro sistema per consentire a qualcuno di continuare a far soldi sulla nostra pelle, parcheggiandoci, nel frattempo, in strutture universitarie/scolastice/presunte tali, occupando il nostro tempo con cose inutili, togliendoci spazio ed energie per il lavoro.

ad un certo punto, non serve di continuare a studiare dopo aver finito tutte le scuole: serve di cominciare a lavorare!

molta della gente che ho intorno, in tutto questo, è degnamente rappresentata dai governi, tecnici o non tecnici, che si sono susseguiti negli ultimi anni.

la democrazia è fallita.

l'italiano medio è un fallimento.
è pieno ovunque di gentaccia che occupa posti che non le competono.

le punte di diamante sono pochissime, la gente che si dà da fare per 20, altrettanto.

siamo un paese di parassiti e pidocchi, di gente che perde tempo ad inalberarsi per le frasi dette o non dette dal tale politico o dal tale comico in tv.

la realtà dei fatti è che non ce ne po' fregà de meno delle stronzate che si dicono in tv, che la vita è qui e adesso, e le bollette e le tasse pure, e per pagarle debbo piegare la testa e scendere a compromessi con la mia dignità continuamente.

che paese è un paese che mi chiede di lavorare per la gloria altrui campando di stenti e preoccupazioni di ogni sorta e senza avere nulla in cambio?

il lavoro, in questo paese, è diventato per numerose categorie, l'equivalente della schiavitù.
per molti altri, ancora, resta un terno al lotto, vinto per caso, per amicizia o raccomandazione.

insomma, ho fatto uno sproloquio, e continuerei, ma è il caso che mi fermo...