Il silenzio si è schiuso sulle bocche.
Le cose stanno come stanno.
Ed io ci ho provato, a prescindere da tutto, lasciandomi guidare solo dall'istinto.
Senza raziocinio e ragioni.
Senza rimorsi o pippe mentali.
Senza rispettare assurdi schemi mentali, o convenzioni imposte.
Che non è da me, io sono una donna d'azione, una che vive, non una gatta morta che vive nell'attesa di essere resuscitata.
Che per far quello che si desidera, la cosa più banale dell'esistere, non ci si dovrebbe stare lì ad interrogare giorni, mesi, anni.
Si fa e basta.
Le conseguenze non possono essere altre se non quelle del vivere in sè.
E pazienza se portano complicazioni.
lunedì 25 giugno 2012
mercoledì 20 giugno 2012
NORWEGIAN "MOOD"
Con le cuffie alle orecchie mentre lavoro al pc, contengo reazioni spropositate delle quali potrei pentirmi.
Ma anche no.
Mi domando per quale ragione mi vogliono cattiva a tutti i costi.
Non è possibile istituire un "non-mi-rompete-i-coglioni-day" almeno una volta la settimana?
O devo attaccarmi una targhetta in petto?
Oggi non ce la posso fare.
Ma anche no.
Mi domando per quale ragione mi vogliono cattiva a tutti i costi.
Non è possibile istituire un "non-mi-rompete-i-coglioni-day" almeno una volta la settimana?
O devo attaccarmi una targhetta in petto?
Oggi non ce la posso fare.
martedì 19 giugno 2012
SENZA DIRLO A NESSUNO
Solo per evitare condizionamenti, anche minimi.
Che non è che in genere sia particolarmente soggetta a seguire consigli e pareri, ma li voglio completamente annullare.
Neanche il ronzio vicino alle orecchie.
Niente di niente.
Solo quello che provo e quello che penso.
Mi fido di me stessa più di chiunque altro, nelle decisioni da prendere che riguardano la mia vita.
E penso di avere gli occhi meno foderati di prosciutto di parecchi altri.
Se sbaglio, pazienza.
Non dovrò prendermela con nessuno, se non con come stessa.
Che non è che in genere sia particolarmente soggetta a seguire consigli e pareri, ma li voglio completamente annullare.
Neanche il ronzio vicino alle orecchie.
Niente di niente.
Solo quello che provo e quello che penso.
Mi fido di me stessa più di chiunque altro, nelle decisioni da prendere che riguardano la mia vita.
E penso di avere gli occhi meno foderati di prosciutto di parecchi altri.
Se sbaglio, pazienza.
Non dovrò prendermela con nessuno, se non con come stessa.
lunedì 18 giugno 2012
OSTINARSI
Quanto è difficile non ostinarsi.
Un'impresa titanica.
Sto guardando nel posto sbagliato.
Volgo lo sguardo, ma ad occhi chiusi.
Non sono obiettiva, nè lucida, ora.
Sono sopraffatta.
Da me stessa principalmente, che altri nemici seri e così agguerriti non ne ho.
Un'impresa titanica.
Sto guardando nel posto sbagliato.
Volgo lo sguardo, ma ad occhi chiusi.
Non sono obiettiva, nè lucida, ora.
Sono sopraffatta.
Da me stessa principalmente, che altri nemici seri e così agguerriti non ne ho.
Etichette:
da cosa nasce tutta questa ostinazione?,
insistere e desistere,
la ragione è dei fessi,
Nirvana - You Know You're Right,
ragione e torti
domenica 17 giugno 2012
PRECIPITARSI E IMMERGERSI
Non mi viene meglio di così.
Non riesco a tirarmi indietro, mi ci tuffo di testa nelle cose, nei rapporti con le persone.
Anche se va a mio discapito.
Di una vita artificiale, scandita da quello che si deve o non si deve fare, non saprei che farmene.
D'accordo, mi faccio tremendamente male.
Ma poi passa, guarisco, riemergo.
Torno in superficie e mi concedo di fare il morto a galla.
E se galleggio su un mare turchese mi va pure di lusso...
Che non vivo ai tropici, ma il mio piccolo angolo di paradiso ce l'ho davvero a due passi.
E cura ogni malanno.
Non riesco a tirarmi indietro, mi ci tuffo di testa nelle cose, nei rapporti con le persone.
Anche se va a mio discapito.
Di una vita artificiale, scandita da quello che si deve o non si deve fare, non saprei che farmene.
D'accordo, mi faccio tremendamente male.
Ma poi passa, guarisco, riemergo.
Torno in superficie e mi concedo di fare il morto a galla.
E se galleggio su un mare turchese mi va pure di lusso...
Che non vivo ai tropici, ma il mio piccolo angolo di paradiso ce l'ho davvero a due passi.
E cura ogni malanno.
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accidenti a me,
Amy Winehouse - Rehab (acoustic live),
dove devo andare a parare con questa cosa no lo so,
il mare,
malanni e accidenti
mercoledì 13 giugno 2012
IL POSSIBILE E L'IMPOSSIBILE
Basterebbe tanto così.
E invece no.
Quando "tanto così" (dove quel "tanto" sta in realtà per l'opposto, ovvero "pochissimo") manca, tocca fare il possibile e anche l'impossibile.
Come adesso.
Come domani.
Come sempre.
Come con te.
La mia tenacia congenita contro la tua desistenza ed indecisione sorrette da millemila insormontabili pseudo-giustificazioni.
Che io per i miracoli ancora mi devo attrezzare, ed è sempre "fin troppo" quello che riesco a ricavare dall'assenza di "tanto così".
Che ripagare le persone con la stessa moneta costa uguale.
In altri termini, ma costa uguale davvero.
Ed io avrei solo voglia solo di dissociarmi mentalmente da certi propositi da cui non traggo alcun giovamento.
E invece no.
Quando "tanto così" (dove quel "tanto" sta in realtà per l'opposto, ovvero "pochissimo") manca, tocca fare il possibile e anche l'impossibile.
Come adesso.
Come domani.
Come sempre.
Come con te.
La mia tenacia congenita contro la tua desistenza ed indecisione sorrette da millemila insormontabili pseudo-giustificazioni.
Che io per i miracoli ancora mi devo attrezzare, ed è sempre "fin troppo" quello che riesco a ricavare dall'assenza di "tanto così".
Che ripagare le persone con la stessa moneta costa uguale.
In altri termini, ma costa uguale davvero.
Ed io avrei solo voglia solo di dissociarmi mentalmente da certi propositi da cui non traggo alcun giovamento.
martedì 12 giugno 2012
RISCONTRI
Certi riscontri mi destabilizzano un po'.
Ci scriverei un tema, che assomiglierebbe ad un trattato di psicanalisi fai da te, ma è tardi.
Profondamente tardi, anche per una telefonata che in realtà non mi va di fare.
Domattina vado a battibeccare altrove.
Un altrove vicino.
Se mi spiccio presto potrei anche approfittare per scattare delle foto dall'alto.
Parecchio alto... sarà aperto, poi?
Di martedì non ci sarà nessuno, a parte qualche fedele e qualcuno in cerca di una grazia.
Riuscirei a comprare anche qualcosa di erboristico/biologico/fatto a mano.
Anche solo delle caramelline alla propoli.
Chissà se le fanno ancora...
Chissà a che ora finisco...
Chissà se riesco a trascinarci la persona che mi accompagna domattina, che sicuramente non sospetta minimamente l'esistenza di questi pensieri di fuga che mi faccio a tarda notte e a tradimento...
(quello scintillio sui petali del fiore non sembra quasi zucchero caramellato?)
Etichette:
da grande vorrei fare la turista,
devo smetterla un po' con i dolci,
glicemia amica mia,
in fuga forse,
lavoro,
un attimo fuori porta
lunedì 11 giugno 2012
INESPRESSA
Ritrovarsi di nuovo e ancora.
Sentirsi per tacere le parole da dirsi, o sputacchiarle distrattamente tra un non sense e l'altro, lasciando correre una differenza incolmabile tra quello che si sente e quello che si dice.
Ogni idea resta in fondo mai compiutamente espressa.
In questo caso, però, sono io a rimanere fondamentalmente inespressa.
Di fronte ad una domanda racchiusa in un'unica, stupida parola, sono rimasta inerte.
Ho chiesto spiegazioni.
Spiegazioni che non mi servono, in realtà.
E se non fossi una di quelle persone che amano agire, tergiverserei volentieri nel pensiero di ciò che potrebbe accadere e non accade, o di quel che è stato e poteva andare diversamente.
Ne trarrei gratificazione, o giustificazione.
Così non è.
Sentirsi per tacere le parole da dirsi, o sputacchiarle distrattamente tra un non sense e l'altro, lasciando correre una differenza incolmabile tra quello che si sente e quello che si dice.
Ogni idea resta in fondo mai compiutamente espressa.
In questo caso, però, sono io a rimanere fondamentalmente inespressa.
Di fronte ad una domanda racchiusa in un'unica, stupida parola, sono rimasta inerte.
Ho chiesto spiegazioni.
Spiegazioni che non mi servono, in realtà.
E se non fossi una di quelle persone che amano agire, tergiverserei volentieri nel pensiero di ciò che potrebbe accadere e non accade, o di quel che è stato e poteva andare diversamente.
Ne trarrei gratificazione, o giustificazione.
Così non è.
sabato 9 giugno 2012
PROPOSTE, DI NUOVO, E NUOVE
Mi è arrivata tra capo e collo una proposta.
Quante cose stanno succedendo queste settimane?
Ho detto che ci penso, che proverò a cimentarmi.
Vediamo che ne esce.
Non so che dire.
Davvero.
Certe cose non succedono mai per caso, no?
Tutto esattamente in questo momento.
Quante cose stanno succedendo queste settimane?
Ho detto che ci penso, che proverò a cimentarmi.
Vediamo che ne esce.
Non so che dire.
Davvero.
Certe cose non succedono mai per caso, no?
Tutto esattamente in questo momento.
giovedì 7 giugno 2012
@LIBERA.IT
... Chè io di star da fuori me ne accorgo anche da queste cose.
Sfido chiunque legga ad avere mai scritto una cosa del genere, quella del titolo, nel tentativo di accedere alla mail.
La A è parecchio distante dalla O, sulla tastiera, ti ci devi portare mentalmente su una digitazione del genere.
In tutto ciò, sto combinando disastri.
Virtuali, ma che si ripercuotono nella realtà e si traducono in inviti al mare.
La ceretta l'ho fatta.
Se l'invito verrà colto non lo so.
Sono una creatura semplice, se mi va di fare una cosa la faccio, non tiro la pietra per poi nascondere la mano.
Senza giochi stupidi e giri di parole.
Ah... cretina io!!!
Ah... tanto!!!
In vino veritas.
E per vino intendo quello che mi ha regalato Lasnues, e che mi sta tenendo compagnia stasera... e che è quasi finito!
Sfido chiunque legga ad avere mai scritto una cosa del genere, quella del titolo, nel tentativo di accedere alla mail.
La A è parecchio distante dalla O, sulla tastiera, ti ci devi portare mentalmente su una digitazione del genere.
In tutto ciò, sto combinando disastri.
Virtuali, ma che si ripercuotono nella realtà e si traducono in inviti al mare.
La ceretta l'ho fatta.
Se l'invito verrà colto non lo so.
Sono una creatura semplice, se mi va di fare una cosa la faccio, non tiro la pietra per poi nascondere la mano.
Senza giochi stupidi e giri di parole.
Ah... cretina io!!!
Ah... tanto!!!
In vino veritas.
E per vino intendo quello che mi ha regalato Lasnues, e che mi sta tenendo compagnia stasera... e che è quasi finito!
mercoledì 6 giugno 2012
RANDAGIO E SCHIVO
"La maggior parte degli uomininon vuol nuotare prima di saper nuotare". Certo chenon vogliono nuotare.Sono nati per la terra, non per l'acqua.E naturalmente non vogliono pensare:infatti sono nati per la vita, non per il pensiero.Già, e chi pensa,chi concentrala vita nel pensieropuò andare molto avanti, è vero,ma ha scambiato la terra con l'acqua ea un certo momentoaffogherà.
H. Hesse - Il lupo della steppa
ACCONSENTIRE
Mi domando quando smetterò di acconsentire a certe cose e a certe persone.
Scavo con le mie stesse mani la nicchia nella quale bonariamente seppellisco i no che dovrei dire e invece trattengo, ripensandoli, sulla punta della lingua.
Quando va bene, che al confine dei denti neanche ci arrivano la maggior parte delle volte.
A perdere nuovamente coscienza di sè è un attimo.
Il filo, la bussola, il punto di riferimento... dove vanno a finire?
Si perdono nella testa, implodono, evaporano.
"So' svampati, signò!", mi pare di sentire.
Scavo con le mie stesse mani la nicchia nella quale bonariamente seppellisco i no che dovrei dire e invece trattengo, ripensandoli, sulla punta della lingua.
Quando va bene, che al confine dei denti neanche ci arrivano la maggior parte delle volte.
A perdere nuovamente coscienza di sè è un attimo.
Il filo, la bussola, il punto di riferimento... dove vanno a finire?
Si perdono nella testa, implodono, evaporano.
"So' svampati, signò!", mi pare di sentire.
martedì 5 giugno 2012
SOFFIONI
Se dovessi raffigurarmi le cose che ho per la testa assumerebbero forse la forma di un soffione.
Una specie di esplosione, un fuoco d'artificio, che prende principio dal centro, si dirama a stella, e arriva leggero sulle punte, accarezzando l'aria circostante.
Basta soffiarci sopra, a certi pensieri, che si colorano e si infiammano.
O semplicemente volano via e si disperdono.
Come vorrei disperdermi io adesso, quanto meno nel sonno, che fa capolino sulle palpebre, ma non abbastanza da chiuderle...
lunedì 4 giugno 2012
... QUANDO DICE CULO!
Sono passata alle poste e mi sono dimenticata allo sportello delle raccomandate la borsa grande con il computer portatile, un assegno di notevole importo, e diversa roba di lavoro.
Avevo già percorso un chilometro in macchina, mi giro, osservo il sedile passeggero e vedo la borsa piccola.
Qualcosa non torna.
La borsa... si... ma l'altra?
OMMIODDIO!
Stavolta sono fottuta.
Passerò il resto di questa merdavigliosa giornata dai carabinieri a fare la denuncia, ho pensato.
Poi mi è presa bene, mi sono rilassata e ho pensato che non faceva nulla, che avrei risolto, con un disturbo sostenibile, l'inconveniente.
Il pc è tempo di ricomprarlo (averci i soldi l'avrei già fatto), l'assegno non possono incassarlo che denuncio subito l'accaduto, per il lavoro è un mezzo guaio... ma recuperabile con una minima spesa.
Mi sono precipitata alle poste, la tipa allo sportello che era in fila dopo di me fa: "eh, ma io l'avevo visto che aveva dimenticato la borsa!"
Ma perchè diamine non mi hai chiamata o seguita per dirmelo mentre me ne andavo, allora?
Perchè nessuno mi ha dato una voce del tipo: scusi, ha dimenticato la borsa?
E se fosse stata una bomba?
Sarà per questo che nessuno l'ha toccata?
Per fortuna la borsa era ancora lì, integra, e con il contenuto al suo posto.
Mi ha detto culo, stavolta.
Se mi compro un bigliettino gratta e vinci può essere che vinco qualche cosa, oggi?
Peccato che per quando esco da lavoro troverò tutto chiuso...
Avevo già percorso un chilometro in macchina, mi giro, osservo il sedile passeggero e vedo la borsa piccola.
Qualcosa non torna.
La borsa... si... ma l'altra?
OMMIODDIO!
Stavolta sono fottuta.
Passerò il resto di questa merdavigliosa giornata dai carabinieri a fare la denuncia, ho pensato.
Poi mi è presa bene, mi sono rilassata e ho pensato che non faceva nulla, che avrei risolto, con un disturbo sostenibile, l'inconveniente.
Il pc è tempo di ricomprarlo (averci i soldi l'avrei già fatto), l'assegno non possono incassarlo che denuncio subito l'accaduto, per il lavoro è un mezzo guaio... ma recuperabile con una minima spesa.
Mi sono precipitata alle poste, la tipa allo sportello che era in fila dopo di me fa: "eh, ma io l'avevo visto che aveva dimenticato la borsa!"
Ma perchè diamine non mi hai chiamata o seguita per dirmelo mentre me ne andavo, allora?
Perchè nessuno mi ha dato una voce del tipo: scusi, ha dimenticato la borsa?
E se fosse stata una bomba?
Sarà per questo che nessuno l'ha toccata?
Per fortuna la borsa era ancora lì, integra, e con il contenuto al suo posto.
Mi ha detto culo, stavolta.
Se mi compro un bigliettino gratta e vinci può essere che vinco qualche cosa, oggi?
Peccato che per quando esco da lavoro troverò tutto chiuso...
sabato 2 giugno 2012
CHITARRE, VINO ROSSO E CIOCCOLATA
Ho provato ad organizzare una serata diversa dal solito.
Nel senso che qui si esce solo con lo scopo di mangiare/bere, si fa il giro nel locale mondano dove bisogna per forza farsi vedere, e poi si torna a casa, senza deviazioni, senza sorprese, senza alternative, sempre con lo stesso giro d'amici.
Ho fatto il giro di telefonate e messaggi.
Qualcuno mi ha risposto di essere impegnato.
Qualcuno non era raggiungibile.
Qualcuno non ha proprio risposto.
Qualcuno mi ha detto: "ma io non suono, non canto, la musica nemmeno mi interessa. Che vengo a fare? Mi annoio..."
Allora ho detto all'amico con cui stavo organizzando la serata: "stiamo solo io e te, se ti fa piacere vengo comunque, porto la chitarra, ci beviamo una cosa, tiriamo a suonare finchè ci va".
Ha accettato con entusiasmo.
Non ho più voglia di rinunciare alle mie passioni perchè non ho con chi condividerle, e pazienza se siamo pochissimi, fa niente che gli altri si dissocino perchè si annoiano.
Sono io che mi annoio a fare sempre le stesse cose, sempre con le stesse persone, negli stessi luoghi, nello stesso modo di sempre.
E ho passato una serata splendida.
Non suonavo e cantavo in compagnia da anni.
Certo, lui è very professional mentre io sono un'autodidatta del cacchio, ma appassionata.
Certe volte basta così poco per dare un calcio alla monotonia, far quello che si vuole per davvero, e stare bene...
Nel senso che qui si esce solo con lo scopo di mangiare/bere, si fa il giro nel locale mondano dove bisogna per forza farsi vedere, e poi si torna a casa, senza deviazioni, senza sorprese, senza alternative, sempre con lo stesso giro d'amici.
Ho fatto il giro di telefonate e messaggi.
Qualcuno mi ha risposto di essere impegnato.
Qualcuno non era raggiungibile.
Qualcuno non ha proprio risposto.
Qualcuno mi ha detto: "ma io non suono, non canto, la musica nemmeno mi interessa. Che vengo a fare? Mi annoio..."
Allora ho detto all'amico con cui stavo organizzando la serata: "stiamo solo io e te, se ti fa piacere vengo comunque, porto la chitarra, ci beviamo una cosa, tiriamo a suonare finchè ci va".
Ha accettato con entusiasmo.
Non ho più voglia di rinunciare alle mie passioni perchè non ho con chi condividerle, e pazienza se siamo pochissimi, fa niente che gli altri si dissocino perchè si annoiano.
Sono io che mi annoio a fare sempre le stesse cose, sempre con le stesse persone, negli stessi luoghi, nello stesso modo di sempre.
E ho passato una serata splendida.
Non suonavo e cantavo in compagnia da anni.
Certo, lui è very professional mentre io sono un'autodidatta del cacchio, ma appassionata.
Certe volte basta così poco per dare un calcio alla monotonia, far quello che si vuole per davvero, e stare bene...
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