martedì 19 marzo 2013

FACILI ENTUSIASMI


Una riduzione del 30% dello stipendio rende l'idea di un contentino.
Per quanto mi riguarda, andrebbe completamente scardinato il sistema delle guarentigie parlamentari.
Non mi pare sia stata messa sul tavolo questa ipotesi, ancora una volta.

E certe cose che sto sentendo in tv ultimamente mi mettono i brividi.
Non sono distanti dal concetto di dittatura, terrorismo e grettezza che ho in mente.
Sono invece ben distanti dal concetto di democrazia che pure in tanti masticano come cibo qualsiasi nelle bocche affamate di altro.

L'incertezza che stiamo vivendo a livello politico ed economico non ritengo sia fatto sul quale ironizzare a tutti i costi.
Lo trovo anzi ormai di evidente cattivo gusto, questo ironizzare fine a se stesso, questo ridere per non piangere.
Ma ammetto che ai più piace pascersi nell'immondezzaio della retorica pur di mettersi dalla parte della maggioranza che scaglia la pietra e nasconde la mano.


Una profusione di sorrisi e buoni propositi, la scelta azzeccata di un nome, e quella vincente in termini di comunicazione, non cambiano il fatto che i tempi siano ancora largamente immaturi per valutare la bontà di un uomo che è stato appena eletto papa e la proficuità della sua elezione.

E sarei rimasta zitta su certe questioni se non venissi quotidianamente sollecitata dalle puttanate che sento e che leggo.

Sono così esausta dei facili entusiasmi di cui sono preda quelli che si fermano al fatto che sia stata eletta "una donna", o che il papa sembri "un brav'uomo"... o di certi discorsi del movimento che fa capo al comico.
Tanto basta a carpire la fiducia?

E' il trionfo della superficialità.
E' il solito abboccare all'amo delle promesse che chissà poi se verranno davvero mantenute.
E' la fiducia accordata all'apparenza delle cose, perchè grattare un po' per fare emergere la realtà delle cose costa troppa fatica.



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