giovedì 16 maggio 2013

"LAVORARE STANCA"



Ho parecchio da lavorare.
Devo ingegnarmi a buttar giù qualcosa di sensato, interessante.
Debbo spaccare il capello.
Debbo essere convincente come mai.
Per me che sono poco avvezza alla sintesi e molto di più ad essere prolissa e dispersiva, concentrare tutto in spazi e tempi estremamente limitati costituisce un impegno notevole, al quale in fondo sono cosciente di mancare quasi del tutto.
E non è perfezionismo esasperato, è proprio l'avere coscienza di certi limiti che non riesco a superare.

Fingo così di avere tempo, tutto il tempo del mondo, per non cedere all'ansia.
Non mi sono privata di nulla per settimane.
Sono stata in giro, ho fatto quello che mi pareva, dove e con chi mi andava.
E non ho intenzione comunque di privarmi di nulla nei giorni a venire.
Mi mancano parecchie ore di sonno ed i ritmi di lavoro sono in fase di impennata.
Non me ne dolgo.
Va bene così.
Mentre lavoro voglio vivere, non lagnarmi che mi manca tempo e quanto altro per farlo.
Quelle sono scuse, giustificazioni per i pigri.
Ci sono tante cose da rimandare, altre.
Non quelle sole per cui mi pare, oggi, valga davvero la pena vivere.


Nessun commento: