martedì 20 maggio 2014

AMENITA' VARIE

Sulla tavola della sala ci sono ancora i calici del vino bevuto ieri sera. Sono uscita, stamattina, perché ho recuperato inaspettatamente mezza giornata di libertá, e con questo sole sarebbe stato un peccato spendere ore utili in casa a rassettare. Continuo a credere di non essere fatta per certe cose. Non lo saró mai, forse. E metto forse perché in fondo mi lascio sempre aperta una possibilitá per cambiare idea. Oggi no peró. Non é quel giorno. Mi hanno proposto un viaggio on the road per questa estate. Considerate le ultime vicende, la mia conferma é stata immediata. Mancano la fase dell'organizzazione e della realizzazione, che, se tutto va bene, saranno entusiasmanti. Quanto al breve periodo, vorrei proporre una cosa a qualcuno, ma temo di ricevere un rifiuto. Anzi, ne sono convinta. Probabilmente me ne fregherà nulla di ricevere un no e la proposta la faró lo stesso. Non ho motivi per nascondermi dietro un dito. Male che va passo oltre. Qualche alternativa, del resto, in caso di rifiuto, giâ l'ho. Non mi frega la paura, in questo senso. Non mi fregano le esperienze precedenti, le insicurezze e i dubbi. E mi piacerebbe che anche certe persone con cui ho a che fare fossero prive di condizionamenti. Che poi, questo mio modo di fare viene decisamente frainteso dagli idioti è un altro fatto. Il mio essere libera e con pochi condizionamenti viene confuso, anzi, è stato precisamente confuso, con l'essere libertina. Ho declinato, in proposito un invito abbastanza fuori luogo. Ho chiesto a qualche amico se una come me possa dare adito a certe proposte. Se, insomma, ho l'aria della troia da competizione. Mi hanno risposto unanimemente che probabilmente, il tipo, non ha capito chi aveva di fronte. Eppure mi sembra evidente quella che sono. Davvero. É cosí evidente che qualcuno, talvolta, mi ha detto che pensava fingessi. No, non fingo. Sono proprio cosí. Schietta da far schifo. Semplice. Abbastanza alla mano. E l'idea di accettare l'invito, sebbene mi abbia sfiorato, mi ha posto numerosi interrogativi. Alla fine risoltisi in un silenzio. Che se non è idiota integrale, avrá capito che é un no. Quanto è diventato difficile avere a che fare con le persone?

9 commenti:

red ha detto...

un viaggio on the road: fantastico.
solo che ti toccherà lasciare a casa un po' di tutti i pensieri che ti appesantiscono: parti leggera e torna ancora più leggera!
(e se passi da queste parti faccelo sapere!)
quanto alla compagna desiderata, credo che a volte sia meglio l'imprevisto, almeno nei viaggi di quel tipo. .

.come.fossi.acqua. ha detto...

Il viaggio on the road é il tipo di viaggio che prediligo.
Spero davvero si riesca a fare...
E l'unica cosa che davvero mi alleggerisce...

kovalski ha detto...

il punto è che il mondo è pieno di gente che non capisce un cazzo.
o che fraintende al punto di deludere.
è una dellecertezza della vita, questa.
imparare a non restarci male è un passo avanti significativo sulla strada della serenità con sé
:-)

.come.fossi.acqua. ha detto...

K, rimanerci male é inevitabile.
Per fortuna, peró, si va avanti...
Il che é certamente l'innegabile vantaggio dell'essere vivi.

kovalski ha detto...

rimanerci male è meno inevitabile quando capire che l'altro è un idiota, porta a far decadere qualsiasi interesse

.come.fossi.acqua. ha detto...

Sicuramente l'essere stato cosí idiota e fuori luogo incide sula tentazione che non avró di rivederlo fosse pure per noia.
E lo so che é brutto vedere certe persone per noia, ma in questo momento è relegato un passo indietro rispetto a questo scalino.
Il che é tutto dire... ;-)

kovalski ha detto...

beh... la noia è la motivazione di un sacco di frequentazioni, e di fin troppe serate, direi ;-))

.come.fossi.acqua. ha detto...

Se ci fosse la molla di un sano interesse piuttosto che della noia, sarebbe molto meglio peró!

kovalski ha detto...

ci.fosse, non staremmo qui a scriverne, immagino ;-)