sabato 17 maggio 2014

REWIND

Riavvolgo il nastro. Per quanto mi sia forzata, messa alla prova, per quanto nessuna esperienza pregressa mi impedisca di vivere, continuo ad incappare in uomini deludenti. E deludente é solo una sfaccettatura minima. Davvero... A volte credo di non appartenere esattamente a questo mondo. Di non avere nulla a che fare con le dinamiche che affliggono i più. Deludente... Questa parola mi ronza in testa da giorni, e mi domando se la solitudine e le esigenze fisiologiche abbiano potuto indurmi a cedere a situazioni e persone cosí deludenti. Sono fatta di carne ed ossa anche io. Resta peró deludente avere a che fare con coacervi di fisime, complessi e presunzione. Con uomini che "lavoro solo io". Che "sono stanco solo io". Che "c'ho gli impegni solo io". É deludente relazionarsi a uomini limitati e con gravi problemi comportamentali. Uno su tutti? L'abuso della tecnologia, dei messaggi, il ricorso costante al rapporto virtuale che scalza quello reale. Un'alienazione tangibile ed un'aberrazione indicibile. É deludente l'incapacitá e la paura dell'intimitá. Preso atto di ció, riavvolgo il nastro. Sono solo cassette, messe a suonare una musica poco appassionante. E sulle quali non é possibile registrare altro.

2 commenti:

red ha detto...

e così è successo.
;)
solo che poi lui non si è dimostrato all'altezza del dopo.
spero almeno che si sia dimostrato all'altezza del "mentre".
che in fondo non è cosa da buttare via, no?

.come.fossi.acqua. ha detto...

Nessuna esperienza è da buttar via... Per caritá! Magari sono stata oltremodo deludente io per lui. Non lo so... Tra prima, durante e dopo non saprei cosa scegliere. Certamente non ci sará un poi. E questo, in fondo, si sapeva giá. Resto perô dell'idea che una cosa puó durare un anno, un giorno, un'ora ed essere assolutamente perfetta.
Questa cosa, invece, non sa di niente...