mercoledì 24 settembre 2014

INGANNARE IL TEMPO CHE M'INGANNA



Sono passata a comprare delle cose in un negozio, nel pomeriggio, prima di andare al lavoro.
Sono giorni che non mi fermo un attimo, che non smetto di riflettere sulle questioni in caldo, con la testa che lavora anche quando dovrebbe riposarsi.


Il tipo dietro il bancone lo conosco.
L'ho conosciuto poco prima che si sposasse.
Era abbastanza teso, allora.
Un gran bel ragazzo, solare, vivo, gli occhi attenti...


Gli ho detto ciao, la fede sbrilluccicante al dito di una presenza scenica disarmante sulla mano nervosa ha quasi risposto al posto suo.


Imbarazzato, non so perché, non mi guardava negli occhi.
Aveva un'aria decisamente sfatta, triste, grigia.
Forse una giornata no.
Forse tante altre cose che non posso sapere.


Quando abbiamo finito di chiacchierare, mi sono accorta di avere dimenticato la carta di credito a casa.
Mi ha detto di non preoccuparmi, che potevo ripassare a portargli i soldi piú tardi.
O domani.
O quando avessi voluto.
Gli ho risposto che non potevo.
Che non sarei ripassata presto.
Forse mai.


Ho pagato quello che potevo in contanti, il resto l'ho lasciato.
Lo prenderó altrove, gli ho detto.


Mi sono girata e c'era una fila lunga fino alla porta.
Non credevo di essermi trattenuta tanto.
Sono andata via con le ali ai piedi, una sensazione strana.


Sono tornata indietro con i pensieri ad appena pochi mesi fa.
Quante cose e quante persone sono cambiate, nella mia vita?
Quante sono rimaste le stesse?
Potró mai essere il tipo di donna, e di persona in generale, che non sono?
Arriverá mai un certo tipo di prioritá nella mia vita?
Possibile che non riesca ad immaginarmi varcare la soglia di una chiesa in abito bianco né a spingere un carrozzino con un bambino dentro?
Quando vado a lavoro con i miei vestiti formali, i tacchi rumorosi e le borse piene di lavoro, non riesco a non pesare la differenza che corre tra me e molte donne che incrocio per strada.
Non riesco a sentirmi partecipe di certi discorsi che sento, anche da persone che mi sono vicine.


Staró cercando d'ingannare il tempo che in realtà mi inganna, concedendomi un aspetto ben piú giovane e fresco di quello effettivo?















4 commenti:

Paolo.81 ha detto...

Tu non mi sembri certo la persona che si mette gli abiti di un'altra donna.
Continua con i tuoi tacchi rumorosi hehehe.

.come.fossi.acqua. ha detto...

I miei tacchi sono rumorosi sempre.
No.
Non saró mai quella donna.
Non in questo istante.
Mai sino ad oggi almeno.

AdrianaMeis ha detto...

Ecco, sono le domande che comincio a farmi anche io. Sono giovane, mi rispondo. E invece no, il tempo inganna anche me.

.come.fossi.acqua. ha detto...

Michi, esatto.
Ma non cambierei la mia condizione con quella d'altri.
Mai ;-)