martedì 28 ottobre 2014

LE TENDE DELLA MISURA GIUSTA



Nei miei giri dell'ultimo secondo al mercato, quando esco da lavoro, mi soffermo sulle bancarelle più defilate, dove mi casca l'occhio.
E l'occhio mi è cascato, la volta scorsa, su una bancarella di tende, ammucchiate in modo disordinato, scomposte e colorate, presumibilmente stock, o forse second hand, non ho idea e non mi fa molta differenza.

Ho scelto delle tende a prezzo modico, il colore era giusto, il decoro estremamente sobrio e la misura approssimativamente quella.
"Magari le scorcio un po' ", ho pensato.
Non ho dovuto scorciare nulla, calzano con una perfezione millimetrica lì dove le devo appendere.

Con la stessa precisione chirurgica, le circostanze mi hanno indirizzata in una direzione invece che in un'altra e mi hanno inchiodata nel luogo esatto in cui devo stare, al momento giusto.
Tanto emerge da un piccolo riscontro delle date.
Dall'esito sorprendente, devo dire.
Le solite coincidenze pazzesche.
La tempestività della vita, in certe occasioni, mi sorprende sempre.

Riflettendoci, è come essere precipitata in una sorta di situazione alla sliding doors.
Come sarebbero andate le cose se avessi preso quella benedetta metropolitana, se non mi si fossero chiuse le porte in faccia?
In verità, sono convinta che al bivio non ci sia una reale possibilità di scelta.
Credo il percorso sia obbligato.
Il dubbio nella fase del decidere serve solo a ponderare meglio e raccogliere le energie necessarie per l'intrapresa del viaggio.
Magari entrambe le strade avrebbero portato nell'esatto identico punto, alla fine, ma un conto è arrivarci affrontando un certo tipo di difficoltà, altra questione è arrivarci senza affrontarne del tutto.
O affrontandone altre diverse.
Ecco, con il senno di poi, evidentemente dovevo affrontare questo tipo di percorso e non un altro.
Proprio questo qui.
Proprio ora.
Si, va bene, io me le sarei pure risparmiate certe difficoltà, mica no.
E' andata così, in ogni caso, e ad oggi non posso farci nulla.
Un beato nulla.
Ne prendo atto e vado avanti, visto che indietro non posso tornare.









11 commenti:

Patalice ha detto...

....io amo alla follia i mercati, tutti, quelli della frutta, quelli vinage...
tutti!
però sai che non ho mai acquistato tende?
di seconda mano... mmmh...

sara-sky ha detto...

credo che siamo la sommatoria di tutte le nostre esperienze, quelle positive e quelle negative. Credo (o spero?) che le difficoltà ci aiutino a capire meglio noi stessi e a diventare persone migliori.
Per cui sì, il percorso per noi era proprio quello che stiamo compiendo

AdrianaMeis ha detto...

andare avanti, purtroppo e per fortuna, è l'unica soluzione che abbiamo...ma io sono una nostalgica, il mio cuore rimane sempre qualche passo indietro, nonostante le gambe fanno passi in avanti!

.come.fossi.acqua. ha detto...

Michi, non dico di diventare ciniche.
Quello no.
La nostalgia però, per quanto sia un sentimento umano, va gestita in modo diverso.
Siamo fatti per vivere proiettati in avanti, senza condizioni di sorta.

E siamo forti abbastanza da prenderne atto, anche a malincuore...

kovalski ha detto...

forse dovevi imboccare questo percorso..perché devi arrivare là dove ti sta portando. ;-)

.come.fossi.acqua. ha detto...

PATA, ho fatto degli affaroni, giuro.
Basta saper cercare.
Spendere poco mi offre una grande soddisfazione!!!

.come.fossi.acqua. ha detto...

Non può essere diversamente..
E chissà cosa troveremo alla fine del percorso, se ci arriveremo mai...

.come.fossi.acqua. ha detto...

A perdere la ragione?
Perché dei giorni mi domando sela lulucidità sia andata completamente persa.
Furiosamente persa...

kovalski ha detto...

"lo scopriremo solo vivendo" ;-)

.come.fossi.acqua. ha detto...

Eh... Però quanto cavolo ci mette il tempo a fare il suo corso certe volte..

kovalski ha detto...

il tempo ci mette sempre il proprio tempo. ..