martedì 14 ottobre 2014

VORREI ESSERE ARRABBIATA CON TE



Non ci riesco.
Non riesco ad avercela.
Il livello di comprensione che si é instaurato é tale da non potergli sfuggire.
Ho pesato ogni parola nel pronunciarla, ed ogni parola ascoltata ha un suo peso specifico.
Vorrei sapere cosa decidere, ma non ho la lucidità che mi occorre.
Ho la testa presa da tante cose, sovraffollata di cazzi e mazzi che non hanno nulla a che vedere con te.
Ho realizzato che c'é un dolore non superato, al quale non posso far fronte, che non posso alleggerire, perché non é il mio.
Ma lo diventa.
Assorbo come una spugna asciutta ogni singola goccia delle tue emozioni.
E mi fa male.
Vorrei troncare il canale di questa assurda connessione che stabilisco con alcune persone.
Non ne viene nulla di buono.
Non ne é mai venuto nulla di buono.
Vorrei preservarmi, perché é rimasto poco di me da smembrare, ancora, e massacrare.
Eppure non riesco a recidere in modo netto questo legame che, per quel che vale, non vale nulla.
Non é vero, mi hai detto.
Non é vero, ma per chi poi?
E se non é vero, é sempre nel mio petto che accuso il peso delle scelte che faccio.
Ti sei incaponita c., mi dice la mia amica che ascolta paziente le mie autoflagellazioni inutili e indecorose per telefono.
É vero.
É colpa dell'ascendente.
É scritto nelle stelle che quel che rimane di un piccolo cuore caparbio, si autodistrugga nella fatica di conquistare uno spazio che non ha capito se gli appartiene, potrebbe appartenergli, o non gli tocca affatto.



6 commenti:

kovalski ha detto...

e sì che più che la rabbia, ci farebbe molto meglio una sana indifferenza...

.come.fossi.acqua. ha detto...

Pare facile... Soprattutto considerato che indifferente non sono. Debbo peró impormi di esserlo, questo si...

Anonimo ha detto...

a volte bisogna cercare di guardare i fatti nella loro realtà nulla e cruda cercando di non ascoltare la parole, le parole sono facili da dire, i fatti, quelli si, che dicono la verità.

.come.fossi.acqua. ha detto...

I fatti... sono proprio quelli che destano perplessitá.
É il non detto piú che il detto a destare dubbi.
É questa connessione che non posso scardinare perché c'é, e se fosse un filo fisico a tenerla da ambo i lati, prenderei una forbice e lo taglierei.
Non lo é, maledizione.
Non lo é...
É la classica cosa che mi frega.




Anonimo ha detto...

il non detto..... il non detto lascia struggere l'innamorato, lo lascia lì ad immaginare e a sperare e a sentire quello che vuole provare e credere. in sintesi ad illudersi

.come.fossi.acqua. ha detto...

Dovrei prima ritenermi innamorata, e forse in senso lato lo sono.
Ma non in senso stretto.
E questo non detto non é strumentale all'illusione, quanto figlio della decisione di non dire, di non esporsi, di non invadere.
Anche queste peró, sono chiacchiere, e in quanto tali stanno a zero.