giovedì 27 novembre 2014

PRETESTI E PRETESTUOSAMENTE






Un'amica vorrebbe che mi riappacificassi con un amico in comune.
Sono troppo diretta, non gradisce il mio modo di fare, che dico le cose come stanno senza girarci intorno, é permaloso come pochi, per questo se l'é presa e da tempo fa il sostenuto.
In compenso, di commenti sulla mia femminilitá e sul mio modo di fare ne ha fatti parecchi, e non me la sono mai presa.
Mai fatto la sostenuta.
Non mi sento punta nell'orgoglio per un commento banale né lesa nella mia dignitá di donna.
Ne ho riso con lui talvolta, altre volte gli ho detto con franchezza che abbiamo diversi concetti di cosa siano bellezza e femminilitá.
Lui invece sente messa a repentaglio la propria virilitá per ogni parola che gli si dice, anche se non lo riguarda nemmeno di striscio.
Posso certamente tenere conto delle sue difficoltá, del suo carattere, del suo trascorso, ma non so ancora se chiamarlo.
L'ultima volta che gli ho scritto non mi ha nemmeno risposto.
Direi che il prossimo passo non tocca a me.
Posso fare buon viso a cattivo gioco, ma non sta scritto da nessuna parte che io debba avere sempre comprensione delle fisime e dei problemi degli altri, a giustificazione di comportamenti sgradevoli che assumono nei miei riguardi.
I rapporti si sono unilateralmente raffreddati, nonostante abbia piú volte cercato un contatto, e in questo momento non ho voglia di essere comprensiva, come se la mia comprensione fosse un atto dovuto.






















3 commenti:

sara-sky ha detto...

io sono nella stessa situazione. Ho deciso di non fare nulla....addirittura ho deciso di non andare al suo compleanno. Non ho tempo ne' energie da dedicare a chi non mi interessa, non mi fa crescere e non mi fa stare bene.
Troppo dura?

.come.fossi.acqua. ha detto...

Sono assestata sulle stesse posizioni.
Non voglio prendermi la briga di partecipare alle cose altrui quando nei miei confronti e nei confronti di ció che faccio, qualcuno riesce solo ad esprimersi con toni di sufficienza.

Tanta presunzione da dove viene?
Tante volte mi domando se non sia una colpa non darsi un tono.
Essere gentili ed educati.
Sorridere anche a chi si rivolta male.
Il bene che ho fatto dovrei scordarmelo, ma me lo ricordo eccome.

Soprattutto nei termini in cui é stato ripagato.

Capisco di piú e meglio, quindi dovrei cedere, secondo questa amica.

In veritá credo che il gioco non valga la candela.


sara-sky ha detto...

:( ti capisco...e so quanto non sia piacevole