martedì 20 gennaio 2015

LA BURRATA GRANDE



La cliente tipo dell'ultima ora all'iper, single, lavoratrice, fa spesso sempre lo stesso giro tra gli scaffali, affrettandosi ad arraffare roba mentre l'altoparlante interrompe la musica per mandare il messaggio minatorio che sta per chiudere e bisogna raggiungere immediatamente le casse.
La cliente tipo ha spesso i capelli arruffati, il trucco irrimediabilmente sfatto, lo sguardo stravolto, miopizzato ancor di piú dalle radiazioni pomeridiane del pc, la borsa carica di meraviglie (leggi scartoffie di vario genere).
La cliente tipo sono io.
Del tipo che solo io giro a quell'ora con cestello alla mano e passo svelto che c'ho fame e non vedo l'ora di tornare a casa a mangiare e a togliermi le scarpe con il tacco.


La verdura che riesco a sottrarre dalle cassette giá impilate sui carrelli per essere portata via, é sempre rigorosamente monodose.
Cosí gli affettati, rarissimamente oggetto di desiderio.
Non esattamente lo stesso trattamento riservato a pasta, formaggi e vino, alimenti che posso mettere in dispensa e conservare, quando ci arrivano ad essere conservati.


Al banco frigo, mi sono presa la briga di prendere pure il numeretto, anche se c'ero solo io.
"La stracciatella c'é?"
"No..."
"(che tu sia maledetto!)... E la burrata?"
"Si..."
"Ok, prendo quella!"
"Ti do questa piú piccola?"
"(prego?)... No. Quella grande!"
Ho letto nei suoi occhi un apprezzamento del tipo che tanto, essendo cliente nota ed altrettanto noto che sia single, la burrata grande da sola non l'avrei finita.
Le obiezioni che la sua mente avrebbe automaticamente muovere a questa presunzione sono molteplici:
- anche i single c'hanno fame;
- se questa si vuole affogare nella burrata, stasera, sono cazzi suoi;
- quella che avanza puó sempre essere consumata l'indomani, o usata per una pasta al forno, o con gli spinaci, o congelata;
- ma, soprattutto, non é che uno solo perché é single non mangia in compagnia, ogni tanto!
A meno che non abbia pensato che fossi un caso disperato, e che mangio sempre tristemente da sola...
In effetti ho mangiato da sola stasera.
E la burrata é avanzata.
Domani ci faccio la pasta al forno.
Se torno presto da lavoro.
E dubito di riuscire a tornare presto proprio domani.
Vabbé, magari ne ho fatto una questione di principio.
Domani la congelo.
Peró sul serio m'ha guardata e gli ho letto in faccia che non me la sarei mangiata da sola.
L'ho trovato terribile.
Quasi mi avesse etichettata.
Solo perché non ho famiglia al seguito e un uomo qualsiasi accanto, non vuol dire che faccia propriamente vita solitaria.
Bah...
Ogni tanto parte anche a me qualche pippa mentale.
Meno male che non mi sono incazzata, sennó chissá dove lo mandavo.
Col sorriso, eh.
Non sia mai detto che sia poco cortese anche quando sfanculo la gente...











2 commenti:

sara-sky ha detto...

:D tanta tanta solidarietà
A me al supermercato una cassiera, mentre pagavo, mi ha detto "sa, la signora che ha appena pagato è stranissima. D'altra parte se una donna non si sposa, e noi lo sappiamo no?, vuol dire che qualche problema ce l'ha!"
dentro di me ridevo fino alle lacrime, esternamente le ho dato ragione e sono andata via! :D

.come.fossi.acqua. ha detto...

Io le avrei detto che ero single ;-)