lunedì 9 marzo 2015

CONVERSAZIONI VOLATILI




Sono sfuggente, pare.
Può darsi lo sia stata.
Puó darsi lo sia diventata.
Nulla di programmato.
Nulla che non possa cambiare in presenza di variabili consistenti che dovessero venire ad esistenza nel momento opportuno.
Non sono irremovibile.
Non sono nemmeno facile.

Piaccio quando sorrido.
Questa cosa mi imbarazza in un modo che non so spiegare.

Sono stata osservata da lontano.
Nemmeno tanto discretamente, a dire il vero.
Me ne ero abbondantemente accorta, ma preferivo girarmi di spalle, e far finta di nulla.



Spingo forte il freno.
L'istinto mi dice di andarci cauta.
I mesi sino all'estate voglio dedicarli a me stessa.

Non ho intenzione di dare conto a nessuno.
Non riesco ad immaginare di intraprendere oggi una relazione con qualcuno.
Non sono innamorata.
Nemmeno lontanamente presa da qualcuno.
Mi sono prestata ad approfondire qualche conoscenza per mera curiosità.
E questa cosa, probabilmente dovrei chiarirla con i diretti interessati, prima che il loro ego esploda o si facciano programmi e fimini che riguardano anche me, ma dei quali non voglio partecipare.


Ammetto che sto cazzeggiando alla grande, questi giorni, e con leggerezza.
Non ho fidanzati cui dar conto.
Non faccio e non raccolgo promesse, al momento.
Basta svendere certezze.
Basta con l'affidabilitá.
Basta con tutto quello di me che c'é di buono e viene offerto e puntualmente calpestato.










Dopo circa un paio di mesi di assenza, mi sono prestata ad un incontro con una persona.
E' calata la scure del gelo sulla possibilità di socializzare oltre lo stretto necessario.
La mia cordialità, l'essere aggregante, l'intraprendenza, sono lati di me che questa persona, che ha frainteso a suo vantaggio, non avrà più modo di cogliere.
Certo, ho letto l'interesse persistente dietro un certo tipo di sorriso.
Dietro un certo modo di guardarmi.
Non sono problemi miei.
Non ne sento la responsabilità.
Sono trasparente come fossi acqua.
Non c'è definizione che renda meglio un certo tipo di essenza che mi connota.
Dovevo sistemare questa faccenda.
E da sola.






"Voglio sapere se c'é qualcosa che ti ha detto, o che hai percepito, per cui mi hai consigliato di metterci una pietra su", chiedo ad un amico che tira acqua al mulino di un suo caro amico invece che a quello di un altro cui tiene di meno.
La risposta é stata ben diversa da quella che mi aspettavo.
Sono arrabbiata e dispiaciuta, ma non riesco nemmeno ad immaginare di alzare il telefono per fare una fottutissima telefonata.
Non ho piú voglia di far nulla con nessuno.


Voglio solo alleggerirmi, scrollarmi di dosso il dispiacere, la delusione, e continuare la mia strada.
E cazzeggiare un po' senza pensieri.














4 commenti:

sara-sky ha detto...

non capisco...magari ha solo un'opinione sbagliata...capita
Un abbraccio

Airbag ha detto...

A tratti, ho percepito una forte rabbia. Quale che sia il motivo, condivido la scelta di restare distanti e leggeri.

.come.fossi.acqua. ha detto...

Le intermediazioni non dovrebbero esserci...

.come.fossi.acqua. ha detto...

Si, sono un po' arrabbiata.
Per questo un sano distacco, che non devo nemmeno impormi, credo sia la migliore soluzione per tutto.
E soprattutto per tutti.