martedì 31 marzo 2015

LA FORTUNA CHE M'ASSISTE



Sono uscita tardi da lavoro e dopo cena volevo farmi un giretto per svagarmi un po'.
Mi sembrava giusto non chiudermi a casa di lunedí sera.


Arrivata fuori dal locale, mi sono accorta che la gomma era a terra.
Non bucata, di piú.
Vabbé, meglio di sera che di mattina mentre corro al lavoro.


Ho infilato il crick sotto l'auto, l'ho sollevata finché la leva non ha deciso di mollarmi.
E va bene.
Vorrá dire che chiederó un aiuto.


Per caso é passato proprio in quel momento qualcuno che conoscevo e si é prestato a cambiarmi la gomma.
Con il suo crick, vecchia maniera, decisamente piú affidabile.
Gli ho offerto da bere per sdebitarmi della cortesia.


Nonostante le salviettine umidificate, la doccia, la crema, ho residui di grasso intorno alle unghie che sembro un meccanico mancato.


Stamattina dovendo correre al lavoro (e non essendo sicura di quanto fossero stretti i bulloni e convergenti le ruote), ho fatto un piccolo scambio equo con nonno.


"Dove stai andando con la mia macchina?", mi dice parandosi con aria minacciosa e perplessa davanti il muso dell'auto, facendomi perdere minuti preziosi.
"A lavoroooooooo", e sono filata via.
Non per altro, poteva fingersi arterosclerotico come fa certe volte, e chiedermi che lavoro faccio per fare un po' di conversazione, ed ero giá in ritardo.
Ogni volta che lo fa mi spazientisco, lo riprendo e gli dico di non fingere con me, e si incavola e si ridimensiona.


Lo so.
Sono una nipote degenere.
Prima o poi se ne fará una ragione.
Io me la sono fatta da tempo.



2 commenti:

Apprendista Nocchiero ha detto...

Almeno tu hai un contatto con lui. Io dovrei frequentare di più i miei nonni ed invece li vedo praticamente solo a Natale e li sento solo per far loro gli auguri ai compleanni...

.come.fossi.acqua. ha detto...


Un contatto divertente...
É un personaggio, nonno.