lunedì 2 marzo 2015

LE SCARPE PIENE DI FANGO





Ho raggiunto la cima del monte, sospesa sul mare, immersa nel cielo, che sembrava quasi di volare.
Il vento forte e freddo non mi hanno spostato di un centimetro, piantata saldamente con i piedi sulle rocce come ero, gli occhi pieni di azzurro.




Sono rientrata poco fa a casa.
Mentre guidavo ho rivisto una strada conosciuta, davanti a me, che ho smesso di percorrere da tempo.


Una delle vite vissute.


Poi quella prima.


E quella immediatamente dopo.




La verità é forse che in questo momento non tollero legami di alcun genere.





















4 commenti:

Apprendista Nocchiero ha detto...

"Non avere legami, non essere schiavo di nessuno, viviv semplicemente per la tua vita" recitava un vecchio saggio (boh, vecchio, mica tanto).

Se avesse ragione o meno non l'ho mai capito. A volte si cercano i legami, altre si cerca di reciderli perché non se ne sopporta il peso.

Tanta voglia di volare e quel maledetto filo che ti permette al massimo di galleggiare a mezz'aria come uno sciocco aquilone.

.come.fossi.acqua. ha detto...

È da un bel po' che sono divisa tra queste due cose...
La ricerca di calore, che accolgo, non rifiuto, quando mi capita, e al tempo stesso la libertà, presidio incorruttibile e perno della mia esistenza.

Ieri ero l'unica singola tra sole coppie.
Coppie belle e affiatate.
Non avrei cambiato la mia posizione per la loro per nulla al mondo.
Non avrei scelto nessuno dei ragazzi come compagno e non sono il tipo di donna che a loro si accompagna, da singola e in coppia.

Non so immaginarmi in certe dinamiche, che non mi appartenevano nemmeno quando ero due, e non una.

Mi domando se non sono destinata a soccombere sotto il peso di me stessa, a volte.


Apprendista Nocchiero ha detto...

E' una sensazione più che conosciuta.

.come.fossi.acqua. ha detto...

Mi fa piacere non essere l'unica ;-)