giovedì 19 marzo 2015

PROPOSTE BELLE



Mi contatta per dirmi che c'ha degli amici che suonano musica elettronica su un'isola grande, a breve, se voglio andare anche io.


Magnifico.


Solo la proposta mi fa venire l'acquolina in bocca, e mi sento lusingata per esserne stata destinataria.


Solo che capita poco prima di un piccolo percorso italiano on the road e on the boat che avevo in mente di fare in altra ottima compagnia.


Roba che devo dire a lavoro "scusate, sparisco un attimo".


Roba che mi aspetto solo un "fai pure".


Roba che mi serve una vincita di soldi perché non so di cosa altro privarmi per destinare quello che guadagno e mi avanza da spese e tasse ai viaggi.




Si tratta di proposte abbastanza folli.
Quella di cui non racconto é ancora piú che folle.
É fuori dal mondo e immersa in una grazia divina.
Ed é costruita ad arte per me.
E per un'unica altra persona sulla faccia della terra.
Quella che mi propone e cui propongo puntualmente un certo tipo di follie.
La risposta di entrambi, da sempre, é sempre un pieno affidabile si.
Dovessimo scavalcare una montagna a mani nude per mantenere la promessa fatta e non mancare.


Lo sappiamo solo noi, che significa.
Una sorta di patto di sangue e fratellanza che tale non é mai stato, ma é.
Il concorde movimento dei pensieri che attraversano le distanze del mondo.
Sino a raggiungersi.
Sempre.

















4 commenti:

Apprendista Nocchiero ha detto...

Anch'io vorrei partire ma è un voglio-non voglio.
C'è un posto che mi chiama e quindi ci andrò (beh, per andarci lo faccio: l'ho promesso a mio fratello che ci andremo) però non ho idea di quando andarci (che io da lavoro non posso sparire)

.come.fossi.acqua. ha detto...

Nemmeno io posso sparire da lavoro.
Salvo organizzarmi se ricorrono particolari circostanze.

L'idea di fare del viaggio una costante di vita, anche a livello lavorativo, ancora non l'ho accantonata.
Devo lavorarvi di piú e meglio per realizzarla...

Apprendista Nocchiero ha detto...

Viaggiare per lavoro.
Ecco, come tutte le "passioni" i orifuggo all'idea di unire passioni e lavoro.
Finisci per fare ciò che ami per vivere ma anche per essere obbligata a farlo sempre e comunque.

Io tremo all'idea di iniziare ad odiare qualcosa che amo, per aver voluto mescolare l'ambito personale con quello lavorativo.

.come.fossi.acqua. ha detto...

Ci sono cose che non mi pesano mai, anche nel lavoro. Per me sarebbe l'optimum coniugare alcune passioni con il lavoro.