venerdì 27 marzo 2015

VENIRSI IN SOGNO



Sono venuta a trovarti in sogno, stanotte, come facevamo nel periodo in cui eravamo separati.
Come se il tempo non fosse passato.
Come se noi due non fossimo cambiati, mentre é certo che non sia così.
Come se esistessimo ancora l'uno per l'altro, mentre ora esistiamo solo per noi stessi.
Non ho piú nemmeno il tuo numero.
Ho pianto stringendomi al tuo petto, ma i miei occhi erano asciutti quando mi sono svegliata.
Ti parlavo mentre rimanevi muto, e mi rispondevi con gli occhi pieni di una nuova vita.
C'era un neonato in una culla nell'angolo della stanza.
Figlio d'altri.
O il figlio che non abbiamo mai avuto e che mi hai sempre chiesto.


Sulla strada per il mare che ho fatto per andare al lavoro, stamattina, ho avuto il tempo di scollarmi di dosso questo sogno.


Qualunque cosa succeda, ci siamo stati l'uno per l'altro, ma non ci siamo piú.
Non ci saremo piú.
Entrambi siamo andati oltre.


Anche se poi capita cosí, di trovarsi in sogno, e ricordare quanto fosse totalizzante quel sentimento.
E quanto sia inaccettabile piegarsi alla mediocritá dei rapporti usa e getta.



8 commenti:

Apprendista Nocchiero ha detto...

Mi hai fatto tornare in mente tante sensazioni che quotidianamente cerco di seppellire nella valle dei ricordi dimenticati (ma non ci riesco mai: vengono sempre a galla).

kovalski ha detto...

già.
e come potrebbero bastare?

sara-sky ha detto...

I sogni per me sono pericolosissimi. Scopro tante cose in sogno. :-)

.come.fossi.acqua. ha detto...

Anche io ho seppellito.
Poi basta un sogno.
Il luogo delle connessioni.
Da dove non scappi facilmente nemmeno aprendo gli occhi.

.come.fossi.acqua. ha detto...

É tutto qui.
Come potrei farmi bastare tanto di meno?

.come.fossi.acqua. ha detto...

Io non sopporto mai nulla di nuovo, invece.
Mi si rinnova la memoria peró... ;-)

kovalski ha detto...

bastasse, sarebbe tutto più semplice per noi
;-)

.come.fossi.acqua. ha detto...

Decisamente Sara...