venerdì 10 aprile 2015

DONNICCIUOLE



Sento un amico per un aperitivo all'uscita da lavoro.
Mi dice che mi fa sapere di lí a poco, il tempo di andare a prendere la fidanzata.
Il caso ha voluto che gli si sia rotto un elettrodomestico, proprio quando ha raggiunto la ragazza.
E quindi, a causa di questa cosa, mi ha detto a malincuore che non sarebbe potuto uscire.
La volta prima, invece, aveva urgenza di vedermi per una questione di lavoro, ma di mattina, la sera assolutamente no.
E quindi, la stampante senza inchiostro alle 21.00, alle 8.00 della mattina successiva avrebbe stampato il necessario da consegnarmi.
La volta prima ancora c'erano incombenti domestici da svolgere, per cui, guarda un po', non ha potuto raggiungere me ed altri amici che lo aspettavamo in un locale.
A Pasqua mi ha risposto che non riuscivamo a farci gli auguri di persona perché doveva finire di fare gli auguri agli amici (della fidanzata).
Nel mezzo di questi inconvenienti serali, siamo riusciti a prendere - di nascosto e di sfuggita - dei caffé.
Lui perennemente con la testa altrove e corrucciato.
Lui che prima sorrideva ed era una persona solare.
Battute un po' pungenti in luogo degli incoraggiamenti e dell'ottimismo che elargiva a tutti.


Dubito lo chiameró di nuovo anche solo per un caffè.




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Un amico di sempre si é fidanzato, per ripiego, con una tipa di quelle in cerca del buon partito per accasarsi.
Al primo compleanno di lei, e da quello in poi, tutti gli amici di lui sono stati invitati.
Tutti ad eccezione della sottoscritta.
Una sera che abbiamo cenato insieme, dopo una vita che non ci vedevamo, lei gli ha dato addosso per circa mezzora al telefono, perché pretendeva che lui, appena rientrato da una giornata di lavoro in giro per l'Italia, l'andasse a prendere a casa qualche paese piú in lá, salvo riaccompagnarla a tarda ora, per stare un paio d'ore insieme.
Io l'ho raggiunto con la mia auto perché mi aveva detto che era esausto e non ce la faceva a guidare, ma che gli faceva piacere cenare insieme.
E cosí é stato, salvo l'umore che gli si é guastato per la telefonata, ed il mio stato d'animo che si é inevitabilmente alterato.
Alla domanda se fosse meglio andarmene, a quel punto, mi ha risposto che non esisteva, di rimanere.
Cene insieme, neanche a dirlo, non sono piú accadute.




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Una tipa viene invitata come ospite a casa di un'amica e del ragazzo con cui convive.
Si prende una sbandata per lui e si convince che la simpatia sia corrisposta.
Cerca di intrattenerci rapporti con le scuse piú varie, incazzandosi perché lui non arriva mai al dunque.
Il tutto agendo nell'ombra.
Lui e la ragazza si lasciano e lei crede che sia il suo momento.
La ex si avvede di certe manovre e si incazza, chiedendo spiegazioni.
Lei nega spudoratamente, ma nel frattempo confida di essere la prescelta.
Finché lui non comincia a trombarsi il mondo.
Tutto il mondo tranne lei.
A un certo punto ha dovuto rassegnarsi all'evidenza delle cose.
L'amicizia con la ex di lui - che si é fidanzata, nel giro di un attimo, con un tipo davvero figo - é arrivata al capolinea.
In compenso, essendo diventata confidente di lui, si é sorbita tutti i piagnistei su quanto la ex fosse fantastica e di quanto si fosse pentito amaramente di averla persa.




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"Senti c., ma una certa xyz é tua amica?"
"Si, perché?"
"Mi ha chiesto l'amicizia su fb"
"... E?"
"Mi sta palesemente rimorchiando. Io non la conosco di persona. Le ho risposto per educazione e solo perché é una tua amica, altrimenti avrei cestinato lei e tutta la conversazione.."


Poteva essere un caso, certo.
Lo stesso caso si é ripetuto con altri amici.
E troppi casi non fanno una coincidenza, ma un dato di fatto, del quale ho dovuto prendere atto.
E pensare che le avevo anche detto che mi era capitato un fatto spiacevole simile con un'altra amica.


Che finché hai amici carini da poter presentare, tutte rispondono in modo estremamente solerte al telefono o ai messaggi.
Salvo poi dileguarsi quando viene meno l'interesse o l'opportunità della tua intermediazione.


Sono pochissime le donne che apprezzano la compagnia di uomini e donne senza doppi fini.
E di queste cerco di circondarmi, salvo inciampare, ogni tanto, in donnicciole sfigate.




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Stasera ho deciso che non esco.
Poche alternative, le solite.
Poca voglia di comunicare.
E che qualcuno comunichi con me.
Gradirei un po' di comunicazione non verbale, ma diciamo che mi manca la materia prima.
E che la materia seconda non la voglio.




Oggi papá mi ha detto che il figlio di un suo amico dei tempi del collegio, poco piú grande di me, lamenta la mia stessa difficoltá a trovare una compagna.
"Vive a Sondrio..."
Dietro l'angolo, insomma.
"Fa il tuo stesso lavoro"
Che culo, non lo invidio.
"Il fatto che vivi qui mica ti impedisce di andare altrove!"
Magari me lo impedisse!
Magari me l'avesse impedito!
Non esiste distanza che non abbia coperto!
Ci potrei scrivere un libro!
Ma da qui ad andarmi a fare una passeggiata un attimo a Sondrio a conoscere il figlio di un amico di papá che non si sa nemmeno se é un caso umano (perché per divertimento e per conoscere nuove persone mi presto pure, sono curiosa, ma se devo accollarmi gente strana no!) ce ne vuole.


Oggi mi ha presentato un ragazzo per questioni di lavoro, invece.
Ha abbassato lo sguardo, quando mi ha stretto la mano, e ho cercato di metterlo a suo agio, e di chiacchierarci, finché non é venuto a parlarmi da solo e mi ha sorriso e si é prestato volentieri a quel che c'era da fare.
Decisamente non il mio tipo.
"É molto timido quel ragazzo..."
Eh, me ne sono accorta.
"... Peró é un bravo ragazzo..."
Cosa stai cercando di dirmi papá?
No perché la mattina al lavoro sono abbastanza agguerrita.
Soprattutto quando non riesco a fare colazione che a mezzogiorno, a bocce ferme e lavoro terminato o quasi.
"É tanto timido..."
Ho capito.
Capisco tutto.
E tutti.
Peró no.
Non é una questione di timidezza, Ma di chimica.
La timidezza si supera, la chimica se non c'é non te la inventi.


Anche mio nonno ultimamente, approfittando del pranzo pasquale, é tornato alla carica sulla questione.
Si sono svegliati tutti insieme, i miei familiari, che prima di adesso mai mi avevano parlato di uomini e figli.
Anzi.
"Non puoi fare questi discorsi ai tuoi nipoti maschi invece che a me?"
Mi ha risposto che non gli interessa degli altri, ma di me.
Dovrei sentirmi commossa di tanta preoccupazione.
Stavo quasi per cacciare un fazzoletto per asciugarmi la lacrimuccia quando ho deciso di ribadirgli i motivi per cui non ho urgenza di sposarmi.
O di mettermi uno qualsiasi accanto solo per non stare sola.
Non sono di quella pasta lí.
Non sono mai stata una donnicciola.
E se questo modo di essere mi pregiudica, in qualche modo, mi pregiudicherebbe di piú fare una scelta che non sento.
A me stessa ci tengo.
E sulla libertà cedo solo a fronte di una passione travolgente.
Nulla di meno.


E quindi, nella solitudine volontaria di questo venerdí sera, mi ascolto radio2 che raramente delude le aspettative.


Ogni tanto peró si.


Tipo ieri.


Adesso no, ci sono i Verdena.


Metterei un cuoricino se sapessi come si fa.


Credo di avere scritto tanto stasera.
Il numero delle bozze é pari alla metá circa dei post pubblicati.
E questo post vedrá la luce ora.
Le bozze non lo avranno!



















8 commenti:

red ha detto...

io per esempio sono nato in provincia di sondrio. :)
uomini e donne, le amicizie sono tutte e solo amori bonsai? forse sì. fino a quando non c'é un incaglio, un temporale, uno scivolone.

Kanachan ha detto...

Sono approdata al tuo blog per caso... ho iniziato a leggere i tuoi interventi... e ad annuire, riconoscendomi in tanti aspetti da te narrati!
Ieri sera non volevo uscire, ma sono uscita ugualmente. Sono stata tutto il tempo in quel tavolino fuori, al pub, pensando che non vedevo l'ora di tornare a casa... che non ne potevo più di quei tre col sigaro che mi fumavano intorno, che il genere maschile ultimamente mi sta scadendo parecchio... che se nelle ultime settimane ho tempo di pensare solo al lavoro è perchè adesso ho quello che mi impegna... che a 30 anni mi sento vecchia, inutile, una che non ha concluso niente nella vita... ho tanta voglia pure io di uscire con amici maschi semplicemente per fare quattro chiacchiere, non per vederci un secondo fine dietro... perchè pare tanto difficile?? bah...

.come.fossi.acqua. ha detto...

Reeeeed!!!
Come stai?

No, le amicizie uomo-donna sono amicizie per qualcuno e amori bonsai per altri.

Personalmente distinguo in modo netto.

Dici che una passeggiata a Sondrio andrebbe fatta? :)))))

.come.fossi.acqua. ha detto...

Ciao Kanashan!
Non lo so da che dipende la difficoltà.
Peró a quanto pare é una sensazione molto diffusa.
Tempo per sentirsi vecchie ce n'é ancora! ;-))))
É solo una questione di persone di cui ci si circonda.
Forse bisogna essere piú propositivi, cambiare qualche parametro di scelta.
Giuro che non lo so...

sara-sky ha detto...

sarà una giornata no...ma mi chiedo a volte se non siano queste donnicciole ad avere ragione... :/

.come.fossi.acqua. ha detto...

Me lo sto chiedendo mentre spiccio il bucato del sabato mattina e altri incombenti domestici...

Airbag ha detto...

i tuoi esempi sono eloquenti. Ma, mi chiedo, come mai sono tutti tendenti al negativo?

.come.fossi.acqua. ha detto...

Sono le situazioni in cui mi imbatto piú spesso.

E quelle che mi rimangono piú impresse.

Vorrei essere piú positiva, cerco di circondarmi di persone positive, ma non sempre ci riesco.
Il piccolo mondo che mi circonda è questo...