venerdì 10 aprile 2015

GIORNATE FATICOSE E GENTE PURE





Ora gradirei un po' di silenzio.


Sul divano, le gambe stese al sole che entra caldo dal vetro delle imposte del balcone, ho voglia di chiudere gli occhi e dormire.
Stanotte mi sono addormentata tardissimo e ho dormito malissimo.
Ho preparato un lavoro mastodontico incastrando mille cose, nella speranza di portare a casa un minimo risultato.
Buona parte di questo lavoro é stata vanificata dai soliti imprevisti, ma almeno ho raggiunto uno degli obiettivi programmati.
E questo mi ripaga di tutto il lavoro fatto.




Al solito, ho dovuto reagire con estrema cortesia alla maleducazione degenerativa di chi si sente padrone del mondo perché aggrappato ad una posizione di potere.


Ho sorriso.


Avrei infilato la sua testa nel muro.


Anche uno schiaffone ben assestato in pieno viso.


Ho continuato a sorridere e a far finta di nulla.


Sono rimasta, cercando di farmi scivolare tutta quella sfacciata cafoneria addosso.


E non é semplice.


L'energia sperperata per mantenere la calma la sto accusando ora, assieme alle poche ore di sonno.


Il gioco non vale la candela.



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