venerdì 17 aprile 2015

IL LOCALE SOTTO CASA



Dove non me ne frega niente di niente: sono a casa.
A un minuto esatto da casa, semaforo compreso.
"Ciao..."
"Ciao! Come stai?", gli ho chiesto con un gran sorriso mentre converso con un tipo che non conosco.
Mi ha risposto a disagio.
Immagino la cattiveria crei disagio.
Come la perdita di ogni remota possibilitá di essere ospite d'onore nel mio letto.
Belli i capelli rasati di fresco.
Anche la barba scorciata, decisamente piú consona.
I miei sandali estivi sotto il pantalone quasi arabo non sono stati da meno.
La mia gioia ha prevalso sul tuo viso contratto.
Non ti aspettavi di trovarmi lí?
Cazzi tuoi.
Non mi barrico in casa per evitare i pessimi incontri.
Sei tu quello che si incupisce, quando ci vediamo.
Io sto bene.
Sto nel mio.
Sempre.
Soprattutto nel locale sotto casa.