giovedì 28 maggio 2015

I BAMBINI CHE URLANO IN TRENO...



... E i genitori che non dicono nulla.


Io gli menerei, ai genitori.


E la riflessione è sempre la stessa.


È incredibile quanto il peggio di questo mondo prolifichi, mentre i migliori scelgono di non avere spesso figli.


Che vi sia una responsabilità ascrivibile, in questo senso, a chi potrebbe tirar su generazioni valide e si astiene dal compito di perpetuare la specie?


E con questa considerazione, bambini di genitori maleducati permettendo, chiuderei un po' gli occhi.


Oh, ma lo dovrei dire alla tipa che ha steso il lenzuolo sul sedile che non serve a un tubo?


Ma chi sono io per interferire nei moderni rituali di certi viaggiatori in treno?







2 commenti:

Kanachan ha detto...

Sei la seconda blogger, nel giro di tre giorni, che, a ragione, si lamenta dei comportamenti dei bambini sui mezzi pubblici/in giro, lasciati come delle bestioline senza controllo dai genitori... e io mi accodo a te e all'altra blogger!! ;)
io ogni tanto, soprattutto dopo diversi atteggiamenti che vedo in ufficio, mi dico che, alla fin fine, Erode proprio una cattiva persona non doveva essere.... ;)

.come.fossi.acqua. ha detto...

In treno la mattina presto ci sono pendolari che vanno al lavoro.
E si alzano rinunciando a ore di sonno che tentano di recuperare proprio in treno.
Un bambino puó ridere, piangere, schiamazzare, ma tu puoi correggerlo.
Infilargli un ciuccio in bocca, farlo addormentare, sgridarlo, dargli qualcosa da fare.

E invece te ne freghi.

Io farei vagoni per lavoratori, vagoni per studenti, vagoni per famigliole che schiamazzano, vagoni per turisti.

E sberle per madri incapaci.

Che nessuno le ha obbligate a prolificare.