giovedì 28 maggio 2015

PICCOLE COSE DEL LAVORO





Incontro di lavoro.
Tranquillità.
Un po' di stanchezza, certo.
Self control.
Faccia di bronzo.
Tenacia e compostezza.
Figa, però.
Nel vestito migliore.
Sicurezza e aplomb venite a me.
Mi cala la palpebra.
Ambiente estraneo.
Persone note.
Mi guardo intorno.
Il contorno sopravviene per guardare.
Ancora tranquillità.
Momento di panico.
Composizione interiore ed esteriore del panico.
Di nuovo tranquillità.
Allarme rosso.
Panico.
Incendio.
Composizione ulteriore.
Ce la faró?
Ce la posso fare.
Ce la devo fare.


La bomba è disinnescata.
Tranquillità.
Ciao ciao lavoro.


"Ciao c.", con il solito filino di bava che gli volevo quasi porgere un fazzoletto.
Ecchecazzo, un minimo di contegno mai?


Ma poi chissenefrega.
Che è andata alla grande.
Che stavo in ansia e pensavo di non cavare un ragno dal buco.
Chissenefrega dei cialtroni, dei bavosi, di chi si lascia distrarre da un sorriso mentre glielo metto carinamente a quel servizio.


Il week end è alle porte!!