mercoledì 24 giugno 2015

SCANALATURE



Prendere la bici per andare a lavoro, ogni tanto, ovvero almeno due o tre volte la settimana, circa 5 km all'andata e 5 km di ritorno, implica una serie di vantaggi poco discutibili.
In primis la ripresa del tono muscolare, che devo salvaguardare, essendo maggiorenne da un po'.
La produzione delle endorfine e gli effetti sulla circolazione del sangue contribuiscono al benessere psico-fisico sempre in equilibrio precario.
Certo, pedalare sul mare e godersi il tramonto al ritorno danno anch'essi un contributo non indifferente, sotto questo profilo.
Non sono mai riuscita a frequentare per piú di un paio di mesi, e solo per una manciata di volte, le palestre.
Perchè correre in faccia a un muro o su una bicicletta ferma?
Sono controsensi che non riesco ad accogliere nella mia vita.
Non qui, dove c'è il mare ed un clima magnifico tutto l'anno, per cui le attività all'aria aperta dovrebbero andare per la maggiore.
All'aria aperta non si sente l'odore nauseabondo delle palestre, respiro iodio e pochissimi gas di scarico.
Sviluppo piú fiato e resistenza fisica.
E quindi divento, nel complesso, piú forte.
Non inquino e non spendo soldi per il carburante.
Il carburante della bici sono io.


L'unico piccolo "inconveniente" è che appena mi muovo metto muscoli.


E finché è una sottile scanalatura che si accentua qui e lí tra i muscoli va bene, ma non voglio i muscoli che avevo da ragazzina.
Che giá cosí mi chiedono se faccio nuoto.
E no, non lo faccio.
Allora fai palestra, mi chiedono.
No, nemmeno.
Fai sport, allora.
Occasionalmente e quasi per sbaglio.


È costituzione, forse.
È uno stile di vita frenetico e in costante movimento, pure.
Non mi risparmio mai.
Da sempre.


E chi pensa di dimagrire centellinando il cibo mentre conduce una vita pigra, maledicendo chi è magro, dovrebbe decisamente smetterla di nascondersi dietro scuse e giustificazioni che non reggono.


E muovere il culo.


Magari in bicicletta, perchè no!













6 commenti:

Patalice ha detto...

vado in palestra [tanto...]ed adoro il tapis roulant... quindi il tuo controsenso io non lo avverto
però anche io ho scelto di muovermi in bici il più possibile, anche se non ho tramonti in riva al mare, che mi piacerebbero alquanto

.come.fossi.acqua. ha detto...


Pata sono gusti e scelte.
Potendo correre all'aria aperta e sul mare, in un posto dove il maltempo e l'inverno si leggono sui giornali o si guardano in tv, perchè qui arrivano poco e niente, mi sembra assurdo chiudersi in palestra.
Una cosa che non fa per me.
Ma mettici pure che io non sopporto tanto di stare al chiuso, nemmeno quando il chiuso è casa.

La Folle ha detto...

Hai ragionissima. Io non ho il mare nè la bicicletta, ma lo smog romano. Mi sono messa a fare pilates e lo adoro, qualcosa dovrebbe fare!

trisportlife ha detto...

ci vuole anche lo sport decisamente.

.come.fossi.acqua. ha detto...

La folle, potendo godere dell'aria di mare, ne approfitto.

Lo smog delle cittá é insostenibile...

.come.fossi.acqua. ha detto...

Trisport, ci vuole per una serie infinita di ottime ragioni!