sabato 8 agosto 2015

SI CHIAMA ANSIA, QUESTA QUI



Mi chiama per dirmi che è rientrato e che ci vediamo, per una cosa che dobbiamo fare insieme, settimana prossima.


Che, peró, "stasera che fai?".


Ed io, che ho appena finito di dedicarmi al fai da te e ho bisogno di una doccia, mi sono buttata sul divano ad ascoltare la radio ad occhi chiusi, e non ho nemmeno fame, e ho fumato l'ultima sigaretta, e ho pulito casa e profuma che è una meraviglia, e ho cambiato le lenzuola che sanno di fresco e qualche grado in meno si registra rispetto ai giorni passati, c'è spostamento d'aria, e ho comprato il vino, ed è in fresco in frigo, e la cioccolata all'arancia da portare in montagna, e la marmellata di amarene e le uova e pane degli angeli per tentare di fare una crostata... E potrei uscire, raggiungere degli amici nel paese accanto, o restare qui, a un soffio da casa, dove potrei all'occorrenza rientrare.
Da sola.
O in compagnia.
E rifletto sulla possibilità, ma mi mette ansia, un po'.
Di piú di un po'.
Non voglio finire a far chiacchiere fino all'alba per non finire a fare altro.
Certe cose, di farle per sport, non mi va, non sono in vena.


Non mi va di mischiarmi con nessuno.
Sono passati due mesi, circa.
E cosa sono due mesi rispetto a un certo numero di anni.
Cosa sono quel numero di anni rispetto ad una vita che devo ancora vivere?


Non subito peró.
Ora non ho voglia.
Sará rabbia mista ad ansia.
Sará quel dolore che consuma e non ha soluzione.


Sará che voglio stare da sola come mai.











2 commenti:

Coinquilin* ha detto...

Vela i detto "meglio soli che male accompagnati" ... o, a volte, meglio soli se si ha voglia di stare con se stessi

.come.fossi.acqua. ha detto...



É un discorso contorto, per quanto mi riguarda.
Vorrei solo rasserenarmi un attimo.
A volte ho bisogno di tempi maggiori rispetto a quelli preventivati..