lunedì 14 settembre 2015

LA DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA



Questo post spero abbia il gusto di un piccolo documentario per iscritto, per chi lo legge.
Un documentario pieno di relatività e che non fa fede di nulla se non della scena specifica che ritrae.
Un documentario di quelli che fotografano uno spaccato - o una smagliatura - della vita moderna e rendono l'idea di come si siano evoluti i rapporti uomo-donna, in certi ambienti, tipo quello in cui vivo mio malgrado.
E di come si siano evoluti alcuni appartenenti al genere maschile.

Ho un'amica che è single da poco.
Questa amica ha un amico, di quelli che tutti, qui in zona, conosciamo per un motivo o per un altro.
E diciamo pure che molte (a livello statistico davvero molte) ragazze lo conoscono perchè ha avuto modo di approfondire la conoscenza con parecchie di loro.
Un bel ragazzo, di compagnia, ha anche dei bei modi, lavora, ma... ha questa pecca di essere notoriamente uno che se la fa un po' con tutte.

Come un tarlo, sta cercando di convincere la mia amica ad intraprendere un rapporto privo di implicazioni, visto che lei non ha testa, proprio ora, e lui nemmeno (se l'ha mai avuta con qualcuna).

La mia amica ha delle remore al riguardo, che da donna (non rientrante nelle statistiche predette) ben comprendo.

Per rendere più convincente ed allettante la proposta, le ha sottoposto della documentazione fotografica.
L'apice del romanticismo nel corteggiamento moderno, che si avvale in modo così proficuo della tecnologia!
No, un secondo, l'apice vero è la scelta del luogo eletto quale cornice nella quale inserire la documentazione fotografica esibita a mezzo telefonino.
Di sera, al tavolino di un locale trafficato, in mezzo alla gente e ad altre amiche.
Devo dire che però quanto a discrezione è ad alti livelli, il tipo: nelle foto non compaiono i volti delle donnine coinvolte nelle sue prestazioni.

Che poi il punto focale della questione non è la prestazione in sè, ma il fattore che dovrebbe rendere la prestazione eccezionale.

Quello che a lei, alle altre amiche presenti e a me - che non c'ero, me l'hanno raccontato - appare notevole, però, è quanto sia sfigato.

Ergo, esistono certamente delle donnine che non si preoccupano di finire nella documentazione fotografica altrui con pezzi del proprio corpo, quasi fossero al pari della carne d'allevamenti intensivi, tagliata e confezionata ad arte in vaschette sterili da vendere al supermercato al prossimo acquirente, fosse pure - e tranquillamente - suo fratello.

Esistono donnine che cedono a questo tipo di lusinghe, e che probabilmente si divertono quanto si diverte lui.

E buon per loro.

A noialtre, quelle che non riescono ad adeguarsi a questo cambiamento evolutivo, fa tristezza.

E un po' schifo.

Non ricordo di avere frequentato qualcuno che abbia prima dovuto esaltare le proprie qualità a mezzo di documentazione fotografica.
E mi piace escludere l'idea che questa cosa possa capitarmi in futuro.

Mi estinguerò, lo so.