lunedì 28 settembre 2015

TRA POCO SALGO


Salgo e vengo a picchiare quell'indemoniato di tuo figlio e te, vicina maleducata e fuori di senno.
Non tollero più i pianti disperati nella tromba delle scale e te che fai finta di niente.
O urli più forte di lui, con lui che urla più forte di te, in aderenza perfetta al copione già scritto dei rapporti madre-figlio disturbati, che porteranno lui a diventare l'ennesimo uomo da poco che popolerà questa terra sovraffollata.
Non tollero più di svegliarmi il sabato e la domenica mattina con gli urli e i pianti e i salti in mezzo le scale e davanti la mia porta.
Che più gli dite smettila e più lui attacca ad urlare forte.
Che du' sberle serie, 'sto ragazzino, veramente se le merita.
Che l'ultima volta che per gioco tuo figlio è venuto a suonare come un forsennato al campanello di casa mia, ed ero a letto che stavo male, e mi sono dovuta alzare per venire alla porta, sono uscita per le scale e ti ho chiamato.
E ti ho chiesto se mi cercavi, se avevi bisogno di qualcosa, e tu dapprima hai fatto finta di nulla, e dopo un po' mi hai risposto che no, non avevi bisogno di nulla, che tuo figlio ha suonato "per sbaglio".
Che sono stanca di trovare foglie e fiori davanti la mia porta, ogni cristo di giorno, perchè tuo figlio rappresenta l'infiorata davanti al mio uscio, spennando innocenti piante.
E sono stanca di dover fare il giro, quando parcheggio la macchina, perchè tuo figlio per divertimento mi chiude a chiave - da dentro - la porta che collega direttamente alle scale.
Non sopporto più che rimbalzi tutto il tempo contro il muro, e il pavimento, mentre urla come un folle.
Sono stanca di raccogliere quotidianamente tappeti, coperte, maglie, lenzuola, asciugamani e giocattoli di ogni sorta, dal balcone e di lasciarteli per le scale, senza ricevere nemmeno uno scusa e un grazie.
Del resto, la raccolta ultimamente si è ridotta, perchè da questa estate la roba che cascava la lasciavo per giorni sul balcone, e tu hai capito, forse, solo in questo modo, che la devi smettere di fare affidamento sul fatto che te la raccolga e tempestivamente.
Per me Batman e la sua macchinina possono morì de fame e de sete sul balcone, e restare sotto le intemperie, non me ne frega niente.
E così il tuo bucato.
Du' mollette in più no?
Cazzo ti costa?
E la pedana vibrante che mi hai lasciato in mezzo alle scale, hai intenzione di toglierla?
E gli altri giocattoli di tuo figlio, che gli spazi comuni non sono il suo parco giochi personale?
Devo per forza dirtele a muso duro tutte queste cose, o devo mettermi con elettrica e ampli a palla fino a notte fonda?
Io ci posso pure dormire, con la musica ad alto volume.
Non mi disturba affatto.

Io non riesco a solidarizzare con questo tipo di donna.
Mi fa saltare i nervi.
Non riesco ad avere comprensione della loro condizione.
Se non siete in grado di crescere ed educare dei figli, sarebbe meglio non li faceste.
Gli altri non si possono fare carico delle vostre mancanze.


4 commenti:

Kanachan ha detto...

Vai. Non è possibile che la gente non capisca quanto siano maleducati i loro bambini. Io ci ho a che fare spesso in estate. Ce ne sono alcuni che non fiatano, stanno accanto ai genitori senza fare una mossa. Altri che non sono contenti se non hanno messo a soqquadro l'ufficio, con i genitori fermi lì imbambolati... certe volte spero che le occhiatacce facciano il loro effetto.... più spesso intervengo, fregandomene dell'autorità genitoriale... che evidentemente non stanno esercitando i presenti!!!

.come.fossi.acqua. ha detto...

È una cosa che a raccontarla sembra fantasia, ma sul serio la cosa ha superato ogni limite tollerabile.

Utilizzo i miei metodi, pacifici, per evitare scontri, ma certe sere che torno a casa i loro rumori, inclusi i mobili che strusciano a terra, non riesco a coprirli nemmeno con la musica!
È tutto dire!

Bulut ha detto...

Mamma mia, che incubo!

Quanti anni ha il pargolo? E la madre? E' figlio unico?

Che strazio...

.come.fossi.acqua. ha detto...


il bambino ha circa 3/4 anni ed è posseduto.
la madre ha una trentina d'anni, ed è posseduta pure lei.

chiamo padre amorth?