lunedì 14 settembre 2015

VAI CON LE CIABATTE AL LAVORO?



Oggi sono rientrata ufficialmente a lavoro.
Una giornata parecchio lunga.
Stamattina sono uscita di casa all'alba, vestita di tutto punto, le infradito con il cordoncino turchese ai piedi per guidare e le scarpe per il cambio in auto.

Si, lo so che con le infradito non si guida, facciamo conto che questa cosa è frutto della mia fantasia e che dichiaro sin da ora che non voglio assolutissimamente fornire il cattivo esempio alla brava gente che guida con le scarpe chiuse.

Incrocio mio padre, mi guarda, guarda i miei piedi e mi chiede se ho intenzione di andare a lavoro con le ciabatte.
"No, ho il cambio in macchina...", rispondo.

Subito dopo incrocio mia madre, che mi guarda ed esclama: "Ma vai in ciabatte al lavoro?"
"No, ho il cambio in macchina...", rispondo di nuovo.

Incrocio anche mio nonno, che mi guarda perplesso e con disapprovazione.
E' il suo modo di relazionarsi all'unica nipote femmina, delle ciabatte non gli frega niente.


A lavoro ho incontrato una tipa che aveva una borsa bianca a forma di lavatrice, con la tasca frontale a forma di oblò con il cestello.
Un'altra in una sorta di vestito baby doll cortissimo e trasparente color carne.
Le mie infradito, stamattina, non avrebbero affatto sfigurato.

Nel pomeriggio mi è arrivata una telefonata sul numero di lavoro da un numero sconosciuto.
Una voce maschile che non conosco ha detto esitante "Pronto?", e ho chiesto chi fosse.
"Sei c.f.a.?", dicendo il mio nome.
"Si...", ho risposto.
"Ah, sei tu..."
"Si..."
"Forse ho sbagliato numero... sono il collega X"
"Chi, scusa?"
"Il collega X...", che non conosco.
Credo.
Magari me lo sono dimenticato con l'anestesia...
"Ho sbagliato a pigiare il numero nella rubrica..."
"Ah ok, non importa!", ma io non ho il suo numero in rubrica.
"Allora ciao..."

Ieri sera mi è arrivato uno squillo sul cellulare da un numero di Roma che non conosco e non ho richiamato.

Perchè la gente è così strana?





2 commenti:

UIFPW08 ha detto...

..è vero strana per davvero.
Maurizio

.come.fossi.acqua. ha detto...

sai, il fatto di appuntarmi certe cose qui e rileggerle, mi fa riflettere in modo diverso.

perchè spesso ho il dubbio di essere io quella strana, cui sfugge la comprensione del mondo che le ruota per certi versi attorno.

non ho vergogna di ammettere che spesso non capisco il modo di comportarsi di tanta gente.

il modo di interagire con me.

rileggo talvolta quel che scrivo e cerco una chiave interpretativa, che però mi sfugge.