domenica 18 ottobre 2015

AMICIZIE CHE INVECE NO



Questa storia continua, come certe situazioni che non sono io a creare, e non so che fare.
Continuo ad opporre amicizia.
Non mi svelo, ma sono molto cosciente del fatto che non è affatto amicizia, la mia.
E, probabilmente, se nel linguaggio sono molto accorta, al contrario di lui, immagino che qualche atteggiamento fisico tradisca la mia volontà.
Me ne rendo conto quando gli sto vicino, il mio corpo si avvicina in modo spontaneo al suo, e immediatamente mi ritraggo.
Provo attrazione, ma è qualcosa a livello più fisico che mentale.
C'è qualcosa, nel suo modo di fare e di pensare, che mi infastidisce, ed altro che invece trovo estremamente accattivante, che mi stimola e mi rilassa al tempo stesso.
Questa sua curiosità nei miei confronti, e di quello che mi appassiona, il modo in cui mi guarda mentre mi ascolta, mi colpisce.
Continuo a conoscerlo, ed è una conoscenza così graduale che sembra quasi sul punto di esplodere, ogni volta, salvo contenerla in un modo che fisicamente fa quasi male.
O quanto meno è frustrante.
Mi obbligo a salutarlo in anticipo, andando via poco prima di imboccare la soglia senza ritorno del resto della notte, che può ridursi anche ad amabili chiacchiere.

E lui continua a cercarmi, a parlare di me alle persone, e a chiedere quando non ci sono, ad aspettarmi... insomma, un casino che sta diventando imbarazzante.

Per me, mica per lui che ha la ragazza.

Nel contempo, mi fa riflettere il fatto che se avesse voluto solo togliersi lo sfizio di farsi un'avventura, con me, avrebbe potuto cogliere più occasioni.
A meno che non sia io a fantasticare su una realtà completamente diversa da quella che mi figuro.
Sono io a travisare tutto quel che accade, che fa, che dice?

Non so davvero che pensare, e nel dubbio evito di sbilanciarmi, di cercarlo, salvo rare occasioni, evito di bere senza ritegno per non perdere il controllo, mi sgancio quando mi sta troppo vicino.

E per evitare ancora di più, mi sono defilata, recentemente.
E si è svelato, forse un po'.
Forse, perché tante affermazioni si prestano ad essere interpretate, e l'interpretazione dipende sempre dal punto di vista.
Che in questo caso è il mio.
Perchè di questa situazione nessuno conosce, a parte un'amica cui una mezza volta ho detto qualcosa.

Dovrei darci un taglio definitivamente.
E lo ammetto, non ci riesco.











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