lunedì 19 ottobre 2015

GUIDANDO



Stavo tornando da lavoro, stamattina, sulla strada che costeggia il mare.
Un percorso di circa 40 km che culmina nella bellezza mozzafiato delle curve a strapiombo sul blu, che coincidono con uno dei miei circuiti personali.
Ho superato le solite macchine sulla destra, a velocità sostenuta, in sicurezza.
Una macchina di queste, dopo il sorpasso, ha cominciato a correre dietro la mia per raggiungermi e superarmi a sua volta.
I soliti uomini complessati che non tollerano che una donna li superi.
Dopo poco l'ho superato nuovamente, perchè adagiatosi in una guida meno sportiva, e mi ha di nuovo raggiunto, accelerando come un matto, per superarmi.
Macinati diversi chilometri in questo modo, arriviamo ad un bivio dove si imbocca una sorta di scorciatoia.
Il tipo mi supera, mette la freccia, poi le quattro frecce, rallenta, mi aspetta, lo lascio svoltare proseguendo sulla strada maestra.
La scorciatoia è valida in piena estate, con il traffico che blocca la via principale, ma nel resto dell'anno non ha ragione di essere praticata, tanto piú che è stretta e a doppio senso.
E le quattro frecce non le ho capite.
Percorro altri 15 chilometri, godendomi serenamente certi scorci che adoro, ormai ad un passo da casa.
Un cretino mi si piantona al centro della strada a due corsie, lasciando che la luce gialla del semaforo diventi lentamente rossa.
Ho smadonnato.
Al rosso, si è spostato sulla destra, lasciando che mi mettessi accanto.
Ha suonato un paio di volte il clacson prima che mi girassi.
Mi fa segno di abbassare il finestrino e mi chiede, sorridendo come un idiota, se secondo me i carabinieri prima della galleria avessero piazzato un velox.
"Scusa?", ho detto perplessa.
"Prima della galleria, c'era quella pattuglia...", insiste.
"Non ho idea...", realizzando solo in quell'istante che era il tipo della vettura che ha tirato con la mia per chilometri.
"Allora speriamo bene...", continuando a sorridere.


Scatta il verde e filo via.
Lascio che mi superi per seminarlo e non lasciargli intendere la mia direzione.


Se volessi inventarmi ogni giorno le cose che mi accadono per davvero, avrei problemi a fantasticarle così.




E comunque mai che incontrassi un tipo realmente interessante, per la miseria...









2 commenti:

AdrianaMeis ha detto...

come ti capisco!!! :-)

.come.fossi.acqua. ha detto...


:))))))

Guarda, me lo volevo quasi inventare il finale del post.

"E il tipo mi fa segno di abbassare il finestrino e mi rendo conto solo allora della tavola da surf che campeggia sul tettuccio della jeep..." invece del grigio (anche per il colore dei capelli) tipo, su costosa utilitaria.