mercoledì 14 ottobre 2015

IL FENDER



A lavoro, stamattina, avevo tempi d'attesa un po' estremi.
Mi sono allungata, quindi, al negozio di musica.
La scelta era tra Marshall, Fender e altre marche e sottomarche.
L'ho visto da lontano, bellissimo, sull'ultimo ripiano della stanza degli amplificatori.
"Lui... Vorrei provarlo", e ho lasciato che lo prendesse, me lo mettesse a terra con la stessa cura e delicatezza che si riserva alle creature fragili o degne di rispetto, agganciasse il cavo dell'alimentazione e il jack, cominciando a spiegarmi le innumerevoli funzioni fichissime, e poi ho cominciato a buttar lí due accordi e i soliti pezzi mi sono scivolati via dalle mani.
Anche quel vecchio pezzo dei Marlene.


L'ho preso.


Ne ho provato altri, ma nulla da fare.
Quando prendo un colpo di fulmine sono irremovibile, è la mia condanna.


Ho speso una somma ragionevole e me l'ha pure scontata.
Una follia se rapportata a quanto guadagno e a quello che mi occorre con piú urgenza.


Ma non me ne frega niente.


Sono troppo contenta!
E lui è bellissimo!
Ha un suono caldo e profondo, accende l'aria, anche con le mie note stonate.
È fantastico come davvero pochissimi oggetti che posseggo.
Ed io detesto possedere cose, ho sempre l'impressione di esserne io posseduta, e non mi va, cerco di legarmi agli oggetti materiali il meno possibile, li trascuro, li dimentico.
Ma con lui si è giá stabilito un rapporto fisico e intimo, come quando scelsi l'elettrica, proprio lei in mezzo alle altre.
È un tipo di rapporto viscerale, come gli strumenti sono un'estensione naturale del corpo e di tutto quello che contiene e che non troverebbe altrimenti espressione.
E un rapporto che c'è e fa parte di me anche se sono una musicista mediocre, un'autodidatta appassionata che non sa nemmeno leggere la musica.



2 commenti:

Kanachan ha detto...

Ci credo che sei felice!!!
Complimenti allora perchè, da autodidatta, sei arrivata un bel pezzo avanti... ti parla una che sapeva suonare solo la "Canzone del sole" e poco altro! (e che ha smesso!) La chitarra, autoregalo di un compleanno, è ancora in soffitta nella sua custodia... chissà che un giorno non mi venga in mente di riprenderla!!

.come.fossi.acqua. ha detto...



Kan, mi sono voluta gratificare con qualcosa che adoro.
Che lavoro a fare, sennó?
Solo per pagare le tasse?