giovedì 4 febbraio 2016

IPOTESI DI FUGHE SEMI-ROMANTICHE





Questa cosa del "ti passo a prendere" mi sta sfuggendo di mano.


"Vengo con la mia macchina", ho risposto al primo, che voleva passarmi a prendere a casa.


Non ho ancora ben capito il giorno che dovremmo vederci.
Per evitare equivoci, gli ho detto di chiamarmi quando parte, due ore prima.


Ho risposto che sarei scesa con la mia macchina anche all'altro, che voleva portarmi non si sa dove a prendere "il" caffé, oggi, non un caffé qualsiasi.


"Devo tornare a lavorare, ho scarsa un'ora di autonomia".


Si é presentato, gli occhi screziati di verde, sorridente come sempre.


Ed io volevo dirgli "cazzo hai da sorridere sempre?".


Ho tenuto per me questo piccolo gesto d'affetto.


Il suo entusiasmo nei confronti di ogni cagata della vita mi ha sempre dato sui nervi, indispettendomi.


No, non sono normale e non sto bene, ne sono cosciente.


Non ho voglia di farmi portare da nessuna parte.


Da nessuno.









4 commenti:

F. ha detto...

A volte si viene trattati come pacchi postali: "ti porto", "ti vengo a prendere in macchina"... no grazie :P

sara-sky ha detto...

Ma lasciamolo fare x una volta! ;)

.come.fossi.acqua. ha detto...


F. É questa confidenza nel credere di disporre del mio tempo e dei miei movimenti che non mi scende.

Un conto é consentire ad un uomo e volere che un uomo ti "sequestri" a tempo indeterminato, altro conto é che qualcuno che non ti interessa pensi di avere questa facoltá.

Io non voglio, non mi interessa, e sono chiara in questo, ma certe persone, se non lo dici a muso duro, si rifiutano di capire.

.come.fossi.acqua. ha detto...



Sara io lascerei fare se mi interessasse.
Il fatto é che non mi interessa.
E quindi voglio prendere la mia macchina ;-)