mercoledì 16 marzo 2016

IL BELVEDERE



Ci siamo visti accampando entrambi le solite amabili scuse.
Ha in sostanza aspettato che finissi il mio lavoro, per raggiungermi, perché in realtá poteva andare anche prima, e da solo, a fare questa cosa che non era necessario facessimo insieme.
Mi ha offerto il braccio per scendere dei gradini in pietra, in questo posto fuori dal mondo, ed io l'ho stretto forte, attenta a non scivolare giú dai tacchi.
"Quanto sei bella...", mi ha detto guardando il vestito serio sotto i lembi del cappotto aperto, e gli ho risposto che mi ero messa in tiro per il lavoro.
Il che, di per sé, era vero.
Ha replicato che lo sono sempre, bella.
Ed anche se non é vero, é carino sentirselo dire in questo modo.
Ho sentito le sue braccia scorrermi addosso e stringermi e abbracciarmi piú e piú volte, ed é stato piacevole ed imbarazzante al tempo stesso.
Il lato piacevole é decisamente prevalso, come prevale ogni volta che ci passo del tempo assieme e si stabilisce un contatto fisico.
L'avrei baciato volentieri, sotto un vecchio portone di quelli davanti ai quali siamo passati, immersi solo nel silenzio della pietra e nel rumore della pioggia, ma ogni tanto sbucava un vecchietto da qualche casina, salutandoci con curiositá.
Si era informato in anticipo su un ristorantino carino nella parte vecchia del paese, prenotando un tavolo per pranzo.
Prima di andar via, mi ha voluta portare dove c'era il belvedere.
Un uomo passeggiava con il cane, che a tutti i costi ha voluto socializzare con noi.
Dopo 10 minuti di inutili chiacchiere siamo andati via, con il cane che ci ha scortato fino alla macchina.
Le mie mani, in auto, diventano un suo giocattolo, ed io arrossisco come una ragazzina, volgendo gli occhi altrove, mentre le stringe e le accarezza.
Ci siamo salutati calando il sipario su questa cosa che somiglia tanto alla quotidianitá di un rapporto che tale non é, e che é invece distante anni luce.
Ed io ho mille perplessità, mentre il corpo non ne ha una.







2 commenti:

Bulut ha detto...

Che dire... deve essere stato proprio un appuntamento molto bello!

Insomma, sono contenta per te! :)

Per ora prendila cosi'...

.come.fossi.acqua. ha detto...



Non doveva essere un appuntamento, ma l'occasione l'ha reso tale, insieme alle sue accortezze...

Mi piace, ma non é un uomo libero.
Ed io non voglio infilarmi in un vicolo cieco.