martedì 29 marzo 2016

LA LEZIONE DI YOGA



Da scettica ho provato.
Non male, ma non ricordo i nomi delle parole che indicano come allinearsi.
Non ricordo i mantra, anche se li ho rivisti in macchina con uno degli amici con cui sono andata.
E nel momento di relax, in cui ci ha fatto stendere e mettere una coperta addosso, fantasticavo su un pic nic notturno in spiaggia, con vino e candele, da improvvisare con una persona.
Mi sono svegliata dal sogno ad occhi aperti e ho pensato che forse non é il genere di pensieri che dovrebbero nascere al termine di una lezione di yoga.
Peró due verdurine croccanti, un vestito carino, della biancheria sexy, a ridosso del mare...


Vaneggio.
Ed é un vaneggiare congiunto dal quale dovrei presumibilmente distogliermi, ma non riesco.
Il pensiero é dirottato, e in questo momento mi godo la deriva folle.
Che poi la parte folle sarei io.
Non ho idea di dove questa situazione mi porterà, ma non ho molta voglia di starci a pensare.