giovedì 24 marzo 2016

SEMIFREDDI VELOCI



"Ceniamo insieme stasera? Ho voglia di cucinare per qualcuno..."
"Cosa porto?"
"Nulla, vado a prendere un po' di pesce fresco, il vino ce l'ho..."

"E questo quando l'hai preparato?"
"Quando ti ho chiamato per chiederti a che ora venissi"
"Mezzora fa?"
"Eh..."
"Ma che dolce è?"
"Avevo della roba in casa, ho improvvisato!"


E' tornato per finirlo a colazione, la mattina dopo.

E nulla, ho rimesso mano ai fornelli, di nuovo, dopo tanto tempo.

In realtà ha fatto da cavia, avevo timore di averci perso la mano del tutto, a cucinare qualcosa di più, e volevo impratichirmi per non fare brutta figura se...

Eh, perché c'è un se che mi passa per la testa, ultimamente.

In queste cose sento decisamente il peso della tradizione e del retaggio culturale.
Pure il peso della fame incide.
L'amore per il gusto, per il cibo come si deve... e si, via, c'è qualcuno che mi piacerebbe si fermasse a mangiare a casa.

Qualcuno per cui mi piacerebbe cucinare.

Che di farmi portare a mangiare fuori mi annoia, dopo un po'.


2 commenti:

sara-sky ha detto...

è così...per cucinare bene ci vuole amore :)
altrimenti stai solo preparando da mangiare!

.come.fossi.acqua. ha detto...



Verissimo! :)))