lunedì 14 marzo 2016

TUTTO QUELLO CHE OCCORRE



Quel che mi occorre è tutto qui, nella mia testa, organizzato per argomenti distinti, ma fluidi, vivacizzati da milioni di collegamenti.
Il cervello lavora da sé, a un certo punto: ogni sollecitazione esterna viene elaborata in automatico e incastonata in questo complesso gioiello che è l'intelletto.
Le sfumature della coscienza, pure, fanno la loro parte.

E le parole sono il mio strumento per tradurre tutto questo, non c'è dubbio.
E' sempre stato così, da che ho memoria.
Solo che prima queste parole rimanevano chiuse nei cassetti, o riversate pudicamente sulle pagine dei quaderni a scuola, dove venivano abbondantemente bistrattate.
Finché non arrivò lei, l'insegnante del nord Italia, solo per un anno, ad appiccicare dei gloriosi nove sulle pagine dei temi svolti nella scuola a conduzione familiare del paesello, dove potevano immeritatamente emergere solo i ciuccissimi raccomandati, e dove i meritevoli venivano calpestati con rabbia.
Con gli altri insegnanti ho sempre navigato nel mare magnum della sufficienza.
Ne ho sempre sofferto, a dire il vero, ma non ne sono emersa sconfitta da questa esperienza.
Non mi rispecchiavo in quei sei come un'insegnante, tra gli altri, si specchiava nell'immagine distorta di se stessa riflessa dai gioielli che i genitori di una compagna di classe le regalavano.
Non importava quanti errori di ortografia commettesse, quanto fosse poco originale il suo punto di vista: era la figlia dei gioiellieri, e questo suo talento andava esaltato.

Di mio, non ho avuto mai talenti del genere, ho sempre potuto puntare su altre capacità che presumibilmente ad altri mancano.

Ed oggi, che a scuola non vado più da tempo, tutto quello che ho qui, nella mia testa, un luogo astratto ed inaccessibile, ma tangibile e spudoratamente reale, non mi può essere sottratto.


3 commenti:

sara-sky ha detto...

ti auguro di ricevere i giusti riconoscimenti ;)

.come.fossi.acqua. ha detto...



qualcuno è già arrivato, ma per quelli grandi occorre attendere un po'...
chissà come andrà, sara ;-)
nel frattempo mi godo questo periodo, è pieno di cose belle.

Apprendista Nocchiero ha detto...

La scuola è "solo" un luogo dove ti insegnano a rapportarti con gli altri e ti preparano a come gli altri si rapporteranno con te.

Che poi cerchino di insegnare qualcosa, in realtà, non sono certo sia rilevante, dato che per lo più non ci riescono.