martedì 15 marzo 2016

UOMINI VARI, EVENTUALI E MAI PIU'



"Ma quello è il figlio di X!"
"X chi?"
"X il fratello della cugina di tuo padre..."
Stavo bevendo e mi sono quasi affogata.
Quel cretino, un po' di tempo fa, si prese una cotta e mi portò dei pasticcini dove lavoro, finché non gli feci capire che non era aria.
"Ma quello che lavora a Y, sposato, con un paio di pargoli?"
"Siii lui!"
"Ma sei sicura?"
"Certo! Perchè?"
"E' un cretino..."
Non ho potuto spiegare a mia madre che ha cercato di rimorchiarmi, sennò succedeva un casino.
Per loro certe cose succedono solo nei film alla tivù, ed io non vorrei svezzarli da questa sorta di innocenza che li preserva dalle brutture del mondo.



Il mio ex è una persona eccezionale.
Ci sentiamo quotidianamente, o quasi, ormai.
Trascorriamo del tempo insieme, andiamo all'Ikea, e facciamo altre cose che forse si approssimano più alla vita di coppia che alle due vite singole nelle quali siamo immersi.
L'altro giorno siamo passati per la spiaggia dove ci siamo baciati la prima volta.
Mi ha abbracciato mentre, mettendo un piede in fallo, stavo per rovinare a terra, tirandomi su.
Non ho provato nulla, mi sono irrigidita, e ho stretto forte la cicca della sigaretta tra le mani per non farla cascare nella sabbia.
Ha la mia stima, il mio affetto, il mio rispetto, la mia amicizia, ma non il mio amore, che sarebbe tutto quello che occorre, se ci fosse.
Semplificherebbe tutto, un amore del genere, ma la mia vita è complicata, come lo sono i miei affetti.
Siamo una squadra vincente, insieme, nulla da dire.
E stiamo facendo squadra anche adesso, fortissimamente.
Di questo gliene sono grata.



Mi ha scritto a notte fonda per sottolineare quanto l'avesse lasciato di sasso la mia decisione di rientrare a casa prima e in compagnia.
Ho lasciato l'equivoco in sospeso, e ho risposto il giorno dopo.
Mi ha chiesto di vederci, ho risposto che magari ci sentivamo più tardi.
L'ho appeso ad un forse che si è risolto in un silenzio significativo.
Non ci siamo visti.
Non contento, mi ha scritto l'indomani, facendo illazioni su presunti impegni di tipo lavorativo che mi avrebbero trattenuta altrove.
Ho risposto che mi hanno trattenuta altri tipi di impegni, aggiungendo un occhiolino e augurandogli una buona giornata.
Ha mangiato la foglia e mi ha salutata senza aggiungere altro.
Nella vita si sceglie, e lui ha scelto di avere una fidanzata che non sono io.
Questo, prima di ogni altra cosa, dovrebbe rispondere ad ogni tipo di domanda e perplessità che sorgono nella sua testolina bacata.



A proposito di uomini impegnati, c'è un altro tipo che vedrò per lavoro, se la giornata lavorativa che mi aspetta seguirà una logica consona e non mi terrà impegnata buona parte del tempo.
Sto passeggiando in gran tiro sul filo del rasoio, con lui.
E non lo so davvero come diamine andrà a finire.



Mi sento nel bel mezzo del nulla, con gli uomini, in questo momento.








4 commenti:

Bulut ha detto...

Si', nella vita si sceglie.

Se la ricordano troppo in pochi, questa cosa. Quasi a non volersi prendere alcuna responsabilità.

Comunque in bocca al lupo per il filo del rasoio! :)

.come.fossi.acqua. ha detto...



Giá...

sara-sky ha detto...

concordo, si sceglie. E si accetta di scontare le conseguenze.

.come.fossi.acqua. ha detto...

Vero.
Ed io non ho ben capito che tipo di conseguenze mi aspettano con l'ultimo...