domenica 3 aprile 2016

DI STORIE ANCORA DA SCRIVERE



A volte mi domando se la vita fin qui non sia stata una mera sequenza di atti preparatori per qualcosa di diverso e di superiore che deve, ancora, accadere.


Come se la mia storia personale fosse ancora tutta da scrivere.


Ieri ho avuto una gran bella sorpresa.
Sono rimasta senza parole.
Non ho chiesto nulla e mi é stata offerta l'opportunità di ottenere tutto.
La nuova strada é tracciata e lastricata, e a me tocca percorrerla con tutta la grazia e la forza che posso.


Continuo ad ottenere riscontri positivi, ed é estremamente gratificante.


Ed é tutto, in questo momento.


E poi c'é qualcuno che da principio ci sta girando intorno, e mi osserva, e pian piano si é avvicinato, sempre di piú, fino a propormi qualcosa di inaspettato.


"Ti lascio il mio numero"
"Ok, cosí ci sentiamo per questa cosa"
"No, cosí ci vediamo, e la facciamo insieme. E poi sono curioso di conoscerti meglio, di fare due chiacchiere con te..."


E, a prescindere dalla pertinenza con quello che effettivamente abbiamo deciso di fare insieme, ho colto una curiosità di tipo diverso.


Spero di sbagliarmi, o spero di no?


Ho mantenuto un contegno professionale, per deformazione, per pudore, perché sono su un sentiero minato e debbo muovermi con estrema cautela.


Eppure mi sono soffermata abbastanza su quegli occhi e loro si sono soffermati abbastanza su di me, da sapere che qualcosa di sotterraneo si muove per raggiungere la luce.




Nel contempo, qualcuno si é affacciato alla mia vita, nelle ultime settimane, e non so stabilire - sarebbe prematuro - se é una cosa destinata a svilupparsi e in che modo.


Per la prima volta, dopo tantissimo tempo, mi viene riservato il trattamento e le attenzioni che si riservano ad una donna.


E sono cosí disillusa e disincantata da non crederci e da non volerci fare affidamento.


Mi sorprende il buongiorno al mattino, mi sorprende l'emozione con la quale la mia presenza o la mia voce vengono accolte, le parole belle e pulite e mai volgari.


Qualunque cosa sia, mi avvolge e mi tiene al caldo.


Ed é splendido.

















4 commenti:

sara-sky ha detto...

:)

Bulut ha detto...

Bellissimo post!
:D

AdrianaMeis ha detto...

Capisco benissimo le sensazioni di questo post...hai letto quello che è successo a me,no?! Ecco, credo sia qualcosa di simile a quello che sta succedendo a te...ma al di là di questo, in questi giorni, dopo essere stata a Lisbona godendo del calore di braccia estranee eppure così familiari, ho riflettuto su quanto ormai non siamo più abituate a quei gesti calorosi, affettuosi e soprattutto gratuiti che ci fanno stare bene...e quando ne abbiamo la possibilità, a volte dobbiamo pagarli a caro prezzo, facendo fatica per abbattere i muri del disincanto e della disillusione...ma riusciremo ad uscire da questi loop negativi che offuscano a volte la capacità che abbiamo di lasciarci stupire

.come.fossi.acqua. ha detto...


Si... Ho letto.
Abbiamo questa sorta di parallelismo costante, tu ed io.
È difficile passare ad essere trattate come donnette da omuncoli superficiali dediti a tattiche e strategie insulse, all'essere trattate come dee da uomini che si sono preservati dalla degenerazione del mondo.
E ci si fa subito l'abitudine alla bellezza di certi gesti.
E anche questo mi preoccupa, perché l'abitudine svela una debolezza alla quale cedo.
Chi vivrà vedrà!
Non sono le preoccupazioni, al momento, a farmi retrocedere.
Non ho voglia di retrocedere.