mercoledì 20 aprile 2016

LEGGO COSE CHE MI LASCIANO TANTO PERPLESSA



Leggo di rappresaglie psicologiche e anatemi nei confronti di una maggioranza che si é astenuta - ancora oggi! - e di esiti di referendum utilizzati strumentalmente per le prossime elezioni.


Leggo di candidati a sindaco che ritengono di essere rappresentativi e di poter rappresentare solo chi ha crociato un si.


Leggo di una segretezza e libertà del voto pugnalate a morte dall'ignoranza vestita di presunzione.


Leggo di chi avanza la pretesa di prevedere una contropartita in termini di sgravi fiscali per certe azioni che chiunque abbia un minimo di senso civico dovrebbe compiere quotidianamente, senza aspettarsi nulla in cambio.


Leggo una frenesia ad accattivarsi la simpatia dei più, contestando animosamente e senza alcun decoro i propri avversari, confidando nel sottosviluppo non troppo scontato degli spettatori inermi considerati quali esseri votanti (un voto ciascuno, o un tot di voti per famiglia) e nulla piú.


Leggo di casacche indossate ad arte, per politicizzare interventi di rilevanza sociale, di quelli che sarebbe piú dignitoso svolgere lontano dalle luci della ribalta, in silenzio.


Leggo di fatti di cronaca avvenuti propiziamente in occasione di determinati eventi politici, in articoli conditi di circostanze contraddittorie e non meglio precisate.


Leggo di una corsa al potere che mette i brividi per tutto ciò che il potere significa e concede a chi non ha altro modo di farsi strada, o prendere luce, nella vita.


E che pur di raggiungerlo, quel potere, é disposto a tutto.



2 commenti:

Patalice ha detto...

io sono la prima delle ignoranti
e l'ignoranza mi fa paura
ma il potere, che invece tanto mi piace, alle volte mi fa paura di più... perché spesso la politica, sopratutto nell'ultimo ventennio, si è dimostrata potere ignorante, un binomio che ha distrutto noi e solo noi cittadini

.come.fossi.acqua. ha detto...


D'accordissimo sul binomio.
L'ingordigia, pure, ha avuto il suo peso.

Siamo realmente in grado, noi italiani, di trovare un equilibrio che ci consenta di vivere senza calpestarci?