martedì 3 maggio 2016

DI PAROLE INCAMERATE




Come stasera.

Con le emozioni in connessione, ed i pensieri  che si sgretolano appena sopra la superficie degli occhi, sotto il battito calmo e regolare delle ciglia, e le parole che rotolano fino alla punta delle dita per essere scritte.

Quando non ho sonno è perché ho dormito abbastanza.

Ho incamerato a lungo le parole degli altri, e chiuso nel silenzio le mie.

E voglio dirle, ora, ma non schermate da un telefono o da una tristissima app.

Voglio dirle a voce piena, dal vivo.

Anche se destano sconcerto.



Eravamo al semaforo delle scuole elementari, mia madre era venuta a prendermi, la maestra mi aveva dato un buon voto per un tema, ma avanzando il dubbio che l'avessi copiato.

"La maestra pensa che ho copiato..."
"Perché?"
"Perché ho usato parole che non uso mai..."
"E perché non le usi?"
"Perché me ne vergogno..."

Non me ne vergogno più.
Le mie parole hanno una loro dignità, una loro identità, e possono essere selvatiche, scomode, stancanti, difficili da seguire, ma sono il mio canale di comunicazione per eccellenza.

E al momento c'è un destinatario, per alcune di queste parole, cui devono giungere nella loro pienezza.
Non mi frega come.
Non le voglio musicare, non le voglio scrivere qui né altrove.
Ho bisogno di dirgliele, vada come vada, dal vivo, mentre lo guardo, mentre mi ascolta, chiusi in un abbraccio.

Voglio essere egoista, per una fottuta volta, anche con le parole.

Ho bisogno di espellere, basta incamerare.


6 commenti:

Apprendista Nocchiero ha detto...

Ho imparato ad usare le parole solo dopo essere uscito dalla scuole.
Fino a prima mi vergognavo di scrivere frasi che apparivano "supponenti" ai miei occhi e pensavo sarebbero apparse tali anche agli occhi dei professori.
Da ciò si capisce perché nei temi prendessi sempre voti pessimi

kovalski ha detto...

....bella che sei :-)

.come.fossi.acqua. ha detto...


apprendista, io le usavo, dentro e fuori da scuola, dove ero una marziana.
quando le ho usate a scuola, immancabilmente mi sono sentita dire che le avevo copiate.
la scuola diventa troppo spesso il sepolcro del merito, invece di esserne il necessario trampolino.

.come.fossi.acqua. ha detto...


kappa, ma pure carina quanto basta :)))

sara-sky ha detto...

in bocca al lupo! conosco perfettamente la sensazione...e cmq vada sarà un successo ;)

Anonimo ha detto...

;-)