mercoledì 4 maggio 2016

DOVEVAMO PARLARE



Dovevo farmi un viaggio, dovevamo vederci a lavoro, per questioni tecniche e alquanto complesse.

Il viaggio l'ha fatto qualcun altro, alla fine.

"Sono riuscito a prendere sonno solo verso le 2, stanotte, non ho fatto altro che pensare ad oggi che ti avrei vista", mi dice stamattina.

Non gli ho detto che a quell'ora ho chiuso anche io gli occhi, che non riuscivo a cedere al sonno, e avevo mille pensieri per la testa, su oggi, e mi sono distratta a guardare House of Cards ed i suoi magnifici intrighi.



Dovevamo parlare, ma non c'è stato tempo.

E certe risposte sono arrivate da sole, senza stimolarle con domande evanescenti o scoccianti.

E certe altre non possono arrivare in data odierna, mi ci sono rassegnata, perché debbono maturare nel tempo e scontano delle incredibili incognite.


Siamo riusciti anche a lavorare, in tutto questo non parlare, alla fine.





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