lunedì 2 maggio 2016

LA VITA POSTICIPATA



Non mi riferisco a certi impegni che tutti rimandiamo nel tempo, perché sono pallosi e mancano del requisito dell'urgenza.


Parlo di quello che si vuole, ed é ad un palmo dal naso, ma si rinvia, perché é problematico.


Con l'assurda convinzione che dopodomani sará ancora lí.


Oggi é oggi, come si puó pensare di dare precedenza al presente solo nell'immaginazione, concentrandosi su un aleatorio futuro?


Io non sono così lungimirante.


E gli istinti bassi mi portano a considerare insufficiente stringere a me il cuscino la notte, al posto del corpo che non ho fisicamente accanto.


"Mi chiami per sport?"
"Ti chiamo perché mi sei mancata, eccola la verità"
"Ho rispettato quello che ci siamo detti..."
"Lo so, ma non voglio perdere..." non si capisce bene cosa.


Le voci hanno questa magia, riempiono le distanze; ma é solo apparenza, in un mondo dove il corpo la fa da padrone e i sentimenti non si nutrono di sola vita estemporanea, di fantasticherie.


"Cosa intendi quando dici 'per ora'?"


Eccolo il nodo della questione.
É fissato temporalmente in un presente che non ci appartiene, che non puó essere prodromico ad un futuro che non immagino.


Ad un certo punto ho smesso di immaginarmi a condividere la mia vita con qualcuno.


In questo momento, da un po', fantastico sugli ulteriori sviluppi della mia personalità nel rischioso attraversamento pedonale tra una fase della vita e l'altra.


Un percorso in solitaria, come quelli che si avventurano su una barchetta ben attrezzata nell'attraversamento dell'oceano, per superare i propri limiti.


L'alea del "per ora" é foriera solo di distrazioni e frustrazioni, e voglio fare a meno di entrambe, perché non le sento necessarie.


La mia vita é aggrappata al presente, e sono sola, non ho compagnia, non posso accettare certe condizioni, non posso soffermarmi sulle ipotesi degli altri, su esigenze che non corrispondono alle mie.











2 commenti:

sara-sky ha detto...

quando dico che non mi va di pensare che le cose cambieranno per me, tutti mi guardano male. Dicono che sono pessimista.
Non sono pessimista, ma credo sia importante accettare la realtà delle cose. Se poi cambieranno in meglio, sarò felice di accogliere i cambiamenti. Ma credo che vivere immaginando che da domani (?) le cose saranno diverse sarebbe controproducente.

.come.fossi.acqua. ha detto...


sulla realtà delle cose, incluse quelle ipotetiche, incide il presente.

questo non vuol dire che sono immutabili, quelle stesse cose che oggi ci sembrano in un modo e domani possono essere diametralmente opposte.

chi lo sa sara.

oggi è così, domani chi lo sa, davvero...