lunedì 27 giugno 2016

MI FACCIO VIOLENZA NELLA COMUNICAZIONE VERBALE


Non è che sembra un paradosso.
Lo è.
Lo sono.

E la comunicazione verbale cui mi riferisco é quella con gli uomini.

Perchè in mezzo a tanto parlare, io non dico mai.

Non mi sbilancio mai, salvo raramente.

Sono criptica, talvolta, in modo imbarazzante.

Rispondo fisicamente a tutto.

Resto, se voglio stare.

Me ne vado, se non voglio stare.

Se mi dici che ti piaccio un sacco, e mi piaci anche tu, io ti bacio.

Non dico "mi piaci anche tu".

Non dico "baciami".


Ho riflettuto tantissimo su questo mio modo di fare e su quanto possa essere travisato e quanto, del pari, non offra certezze.

Quelle stesse certezze di cui mi nutro anche io, quando mi capita di incontrare qualcuno che mi piace.

E allora ho deciso di farmi violenza.

Di agire all'opposto di quello che mi viene spontaneo fare.

L'ho fatto, ed il corpo ha opposto resistenza (meno della mente, più ragionevole), i muscoli si sono tesi, soprattutto all'altezza dello stomaco.

La mente, la razionalitá, ha prevalso sul corpo, che all'improvviso mi è sembrato come un mulo testardo, che punta gli zoccoli a terra e scalcia, quando esortato a fare un passo contro il suo volere.

Ed è successa una cosa straordinaria.

Una situazione si è sbloccata, inaspettatamente, prendendo una certa piega.

E non so cosa accadrá, non lo so.

Ho un po' d'ansia.

Ho lasciato prevalere anche oggi la razionalitá, e ho scritto un messaggio, cedendo alla comunicazione.

Sto male fisicamente, ma la testa è leggera.











3 commenti:

Apprendista Nocchiero ha detto...

Un po' la lotta che ogni giorno imperversa dentro di me

.come.fossi.acqua. ha detto...



Dovrebbe essere il contrario.
E questa violenza che mi sto facendo spero serva a migliorarmi.

sara-sky ha detto...

^_^