lunedì 4 luglio 2016

DEL PERCHE' CERTE PERSONE RESTANO SOLE



Ha inanellato una serie di figure da niente, nell'arco di una manciata di giorni.
E' amica di amici, molto estroversa, casinista, si prende confidenza anche quando non gliela dai.
Li ho raggiunti una sera, in un locale, con un amico che ha visto mezza volta.
Mi ha chiesto se fossi andata al mare, e se ci andassi nel week end.
Le ho risposto che ancora non sapevo.

"Vieni al mare con noi, no?"
"Perchè, dove andate?"
Spara un paio di posti pallosi dove non vado mai se non in ottima compagnia.
Nel frattempo mi sono chiesta a chi si riferisse quel noi, visto che i miei amici sapevo non ci sarebbero stati.

"Veramente io preferisco andare un po' più in là..."
"Davvero? E come ci vai?"
"In motorino, la macchina non saprei dove parcheggiarla, e poi il traffico..."
"Perfetto, allora vieni a casa mia, così lascio la macchina lì e vengo in motorino con te!"
"Il mio motorino è omologato per uno... In genere andiamo con il suo motorino, fin lì, insieme...", riferendomi al mio amico.
"Allora io vado sul motorino con lui, e tu vieni con il tuo!"

Non ho risposto per decenza, perchè mi è sembrato davvero troppo sfacciata la richiesta.

L'indomani, quando siamo scesi a mare, il mio amico ed io, abbiamo scherzato sul fatto che siamo riusciti a scansare una bella scocciatura.
A volte avere dei testimoni che sentono quel che tu senti è una gran cosa.
Rischieresti di non essere creduta, a raccontare di certe cose.



L'ho incontrata di nuovo, di sera, ad un aperitivo.
Eravamo sedute vicine, allo stesso tavolino del locale.
Avevamo i piattini con della roba da mangiare davanti.
A lei è cascata una fetta di pane sul tavolo, e ha pensato bene di raccoglierla e buttarla nel mio piatto, sopra le cose che stavo spiluccando:
"Mangia, che fai gli anticorpi"
"Stai scherzando?"
"Perchè? E' pulito il tavolo, l'ha pulito davanti a noi con la pezzetta...", strafottente.
"La stessa pezzetta che usa per pulire tutti i tavoli?"
Ho preso la fetta di pane e l'ho buttata, con calma e decenza, nel piatto vuoto che aveva messo un po' più in là.
"Perchè non li fai tu gli anticorpi? Mangiala tu. Io non la voglio", e si è girata sdegnata, dicendo che no, lei non la voleva.
"Scusa, quel che fa schifo a te, dovrei mangiarlo io?" e sono entrata a farmi un altro piattino, visto che quello che avevo l'ha contaminato.

Non credo capiterà oltre di condividere la stessa porzione di tavolo, nemmeno per sbaglio.




Uno dei tipi che mi ha tormentata con messaggi inutili, e scuse infantili e fallimentari per vedermi, si è rifatto vivo, nonostante l'abbia bellamente ignorato, anche quando l'ho incontrato in compagnia di amici.

Mi ha mandato un messaggio contenente un saluto generico da una città dove si stava tenendo una competizione sportiva di cui non frega un tubero a nessuno.

Considerato che nessuno è talmente imbecille da mandare un messaggio idiota all'intera rubrica, e che il mio numero non era a tiro, perchè non era nemmeno tra le ultime conversazioni, e che di lui qualcuno dice sia pure dotato di un'intelligenza sopra la media (certo, i calci in culo, nella vita, sono una sferzata di energia per i cervelli moribondi già di loro), ho supposto che lo sbaglio fosse stato fatto di proposito.
Un pretesto infantile per agganciare una persona e intavolare una conversazione noiosa come l'argomento proposto.
E davvero non so spiegarmi come sia possibile comportarsi così, a questa età.

Parliamo di persone mature, o presunte tali.

Degne rappresentanti del piccolo mondo nel quale vivo.

E nel quale vado stretta.

Non posso vivere confinata in un eremo, ma mi risparmierei volentieri interazioni di questo tipo con alcune persone.










4 commenti:

Apprendista Nocchiero ha detto...

Il tuo mondo sembra sempre popolato da casi umani senza speranza.
Vorrei esprimere un commento più elaborato, in virtù dei 5 post giornalieri che ho letti tutti d'un fiato ma il sonno chiama ed il bicchiere piange. Ma sono quasi le 3.
Però devo pur dirtela una cosa: io son una persona molto curiosa, per certi versi.
Non avessi legami, sarei veramente curioso di scoprire se sia tu una calamita per certe persone o se sia mera sfortuna. Solo per curiosità, davvero.

.come.fossi.acqua. ha detto...



Togli il sembra.
Ho a che fare costantemente con le persone, anche sul lavoro.
Secondo me non sono calamita nè sfortunata: è la legge dei numeri e delle probabilità.
Se mi conoscessi dal vivo, ti faresti grandi risate, questo è certo.

Apprendista Nocchiero ha detto...

Suppongo che sarebbe reciproco

.come.fossi.acqua. ha detto...



e allora vedi che non sono l'unica? :)))