lunedì 25 luglio 2016

E SINCERAMENTE NON MI VA DI PARLARNE



La gente vuole essere inopportuna e indiscreta.
Non è possibile che non lo faccia di proposito a fare domande del cazzo per dare noia al prossimo.
O infastidirlo.

La gente non sa essere che inopportuna e indiscreta.
"Se non sono indiscreto, posso chiederti...?"
La gente lo sa eccome.

Ma se ne fotte.

E allora "Si. Sei indiscreto. E sinceramente non mi va di parlarne.
"Ah, scusa allora..."
"Tranquillo. Non è successo nulla", sei solo l'ennesimo numero in un mare mortificante di numeri zero, contenitori vuoti che cercano materia liquida che li riempia, che riempia ogni fessura, ogni crepa, che gli dia un senso di sazietà nel digiuno patologico di idee e sentimenti che osservano religiosamente.

L'acqua ha un potere notevole, quando si tratta di riempire.
L'acqua ti inonda, se vuole.
Non ha la stessa portata quanto al sanare.
Ti riempie, ti sazia, ma poi scorre via.
Non ti cura.
E' la sua natura, quando ti attraversa.
E tu rimani con il vuoto che l'acqua ha riempito.
Un contenitore bagnato, che si asciugherà presto, e tornerà a splendere dell'arido e sterile vuoto di cui è pieno.








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