martedì 12 luglio 2016

SALT



Certi giorni finisco le parole da scrivere.
Compenso con quelle che dedico al lavoro.
Le comunicazioni verbali le ho ridotte quasi all'osso.
Comunico lo stretto necessario.
A volte nemmeno quello.

Mi annoia subito tutto.
Tutti.
Rintraccio dinamiche reiterate all'infinito in ogni atteggiamento che mi si propone.
Tutto mi appare abbastanza scontato e retorico.
Anche il lato forzatamente alternativo delle cose e delle persone.
Come se l'autenticità fedele a se stessa fosse un difetto da scansare.
E il suo senso si fosse perso nelle trame della falsità.


Un po' è il caldo, lo ammetto.
Un po' è la gente.

Negli ultimi mesi sono successe tante cose e niente.
Mi sono tuffata in percorsi nuovi e diversi.
Me la sono rischiata sotto tutti i punti di vista.
Tutti.

Dovrei soffermarmi sul lato positivo delle cose, ma ho questa vena di tenebra che offusca la mia vista verso l'interno.