venerdì 12 agosto 2016

DI COME GLI ITALIANI SI DISTINGUONO RISPETTO AGLI STRANIERI ANCHE IN TERRA STRANIERA


Per tutto il viaggio abbiamo incontrato uomini molto belli, dai piú giovani ai piú maturi.
Belli e di una cortesia e di una gentilezza cui non siano abituate.
Ci hanno aggregate, ci hanno coinvolto con facilitá nelle loro conversazioni, ci hanno offerto da bere, ci hanno conosciute senza pregiudizi.
Con curiositá e in modo spontaneo.

Ci hanno agganciato due italiani, con la scusa della targa italiana.
Ci siano messe a chiacchierare, abbiamo scambiato qualche informazione di viaggio, sulla strada.
Era ora di pranzo, avevamo deciso di fermarci in una taverna dove avevamo mangiato meravigliosamente la sera prima.
Ho proposto loro di pranzare insieme, se volevano, prima che ripartissimo.
Uno dei due si è rivolto all'altro, dicendogli che in effetti potevamo pranzare insieme.
"Non ho fame, ora", gli ha risposto l'altro, con il solito tono tutto italiano di troppi uomini sfigati che cercano di darsi un tono.
O che forse vogliono essere pregati.
"Bene, noi andiamo allora. Buon viaggio".

Lo straniero medio non aspetta una proposta, di qualunque genere, la anticipa.
Sta sul pezzo.
Non se la tira.
Nemmeno quando é davvero un gran bel ragazzo.
E non necessariamente ti offre da bere per provarci.
Ti aggrega anche solo per compagnia.

E nel gioco "trova le differenze", davvero, vincono alla grande.






3 commenti:

Apprendista Nocchiero ha detto...

Quando sono in viaggio, rifuggo la mia gente, come fossero appestati.
Avessi voluto star fra i miei compaesani, non andavo all'estero.
Mescolarsi alla popolazione locale è quanto di più divertente si possa sperare in un viaggio.
Per tutto il resto, c'è il bar sotto casa

.come.fossi.acqua. ha detto...



Abbiamo visitato posti dove eravano le uniche italiane.

Questi ci hanno agganciato, e, come ho scritto, abbastanza presto sono stati congedati.

sara-sky ha detto...

:)